
SALUTE – Massima attenzione sulla dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD), la malattia virale che ha colpito allevamenti in Lombardia, Sardegna e nella Savoia francese. A lanciare l’allarme è Cia Cuneo, che chiede alla Regione Piemonte di attivarsi urgentemente per prevenire l’ingresso del virus nel territorio.
Chionetti (Cia Cuneo): «Servono misure rapide e incisive»
«Chiediamo la piena attenzione degli Assessorati regionali alla Sanità, Agricoltura e Ambiente – dichiara Silvio Chionetti, vice direttore vicario di Cia Cuneo –. Occorre attivare tutte le misure di monitoraggio e prevenzione per evitare che il contagio interessi anche la nostra regione, con il rischio di danni incalcolabili per la zootecnia locale».
Contagi confermati: blocchi e deroghe
In Lombardia, dopo un caso accertato a Porto Mantovano (Mantova), sono già attive zone di protezione (20 km) e sorveglianza (50 km), con divieto di movimentazione per bovini, letame e liquami. Sono tuttavia previste deroghe per non bloccare il latte destinato ai caseifici, in accordo con il Ministero della Salute.
Un virus pericoloso ma non trasmissibile all’uomo
Come sottolinea il Servizio veterinario della Regione Piemonte, la dermatite bovina è causata da un Capripoxvirus, non contagioso per l’uomo ma potenzialmente devastante per gli allevamenti: alta morbilità, calo della produzione di latte, problemi riproduttivi e complicanze respiratorie.
Modalità di trasmissione e sintomi
Il virus si diffonde tramite insetti ematofagi (zanzare, mosche, tafani), contatto diretto, strumenti contaminati o la movimentazione di animali asintomatici. I sintomi includono noduli cutanei (2–5 cm), febbre, scolo nasale e oculare, zoppia, anoressia e difficoltà respiratorie.
Le misure di prevenzione raccomandate
Tra le azioni preventive raccomandate:
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Installazione di barriere fisiche (zanzariere, tende anti-insetto)
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Uso di insetticidi e repellenti autorizzati
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Sanificazione regolare delle stalle
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Limitazione degli accessi alle strutture
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Disinfezione di mezzi, attrezzature e indumenti
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Isolamento di soggetti sintomatici o provenienti da zone a rischio
La richiesta di Cia nazionale al Ministero
Anche a livello nazionale, Cia Agricoltori italiani ha scritto al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per chiedere strumenti efficaci di intervento. «Una pronta risposta istituzionale – scrive il presidente nazionale Cristiano Fini – è fondamentale per contenere l’impatto economico e garantire la continuità produttiva di un comparto già colpito da altre emergenze come la peste suina».
Redazione
