
LA MORRA – Domenica 13 luglio La Morra renderà omaggio al Capitano Lorenzo Viberti, bersagliere lamorrese decorato al valore, nel giorno dell’anniversario della sua morte, avvenuta nel 1945 nel campo di prigionia tedesco di Bomlitz, nel nord della Germania
Un eroe lamorrese della Resistenza
Il Capitano Viberti, in servizio in Croazia, fu catturato dopo l’8 settembre 1943. Come molti altri militari italiani rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e per questo venne internato in Germania. Morì pochi giorni dopo la liberazione del campo da parte degli Alleati. Per il suo coraggio e il suo impegno, fu insignito di due croci di guerra e una medaglia d’argento al valor militare.
Le motivazioni degli importanti riconoscimenti
“Comandante di plotone di retroguardia, avuta notizia che gruppi ritardatari di feriti, stavano per essere raggiunti da elementi avanzati nemici, si lanciava contro l’avversario e, con intenso lancio di bombe a mano, riusciva a porre in fuga il nemico. Desisteva dalla azione 67 dopo essersi assicurato che tutti i feriti erano stati posti in salvo“. (Grecia, 1940)
“Durante la conquista di una quota duramente contrastata, visto seriamente impegnato un reparto avanzato che già aveva subito sensibili perdite, con pronta iniziativa e affrontando una intensa reazione di fuoco, alla testa dei sui bersaglieri affrontava decisamente il nemico, sventava ogni ulteriore minaccia, e ricuperava sotto il persistente fuoco di fucileria e di armi automatiche tutti i feriti uno dei quali egli stesso trasportava fino alle nostre linee“. (Croazia 1943)
“Medaglia d’Argento al Valor militare, con motivazione: “Per oltre due anni partecipava alle operazioni sul fronte greco-albanese e poi in Croazia, distinguendosi sempre per spirito combattivo e coraggio. Sopravvenuto l’armistizio, per non abbandonare il reparto un un momento così critico e sperando di poter con esso ancora difendere l’onore delle armi, respingeva l’esortazione ad usufruire di una licenza. Resa vana dagli eventi la sua decisa volontà di combattere, affrontava con animo fermo la prigionia, durante la quale dimostrò sempre fierezza e dignità. Colpito da morbo inguaribile, per quanto conscio della gravità del male respingeva decisamente ripetute promesse di immediato rimpatrio rifiutandosi di sottoscrivere un atto di adesione. Liberato ormai sfinito dal male, decedeva nelle more del rimpatrio, affermando fin nelle ultime parole la fede nelle sorti della Patria“. (Germania, 1945)
Il programma della commemorazione
Le celebrazioni prenderanno il via alle ore 9 con la Santa Messa presso la chiesa parrocchiale della frazione di Santa Maria. A seguire, ci sarà la deposizione di una corona di alloro al cimitero della frazione, dove il Capitano riposa, alla presenza delle autorità comunali e dei bersaglieri della sezione di Alba.
I protagonisti della giornata
Alla cerimonia interverranno il sindaco di La Morra, Marialuisa Ascheri, e il presidente dell’Associazione Bersaglieri di Alba, Roberto Bilardo, con brevi allocuzioni. Sarà presente anche Edoardo Prando, nipote del Capitano, che condividerà alcuni ricordi familiari.
Un gesto simbolico e di grande valore
Durante l’evento, le decorazioni militari del Capitano Viberti saranno ufficialmente inserite nel labaro dell’Associazione Bersaglieri di Alba, un atto simbolico che ne consacra la memoria e il valore all’interno della comunità militare.
Un momento di comunità
La commemorazione si concluderà con un rinfresco presso le scuole di Santa Maria, organizzato all’interno del Circolo ‘l Bric, occasione per condividere, ricordare e onorare insieme il sacrificio di un uomo che ha scelto la dignità della Resistenza.
Redazione
