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Tre grandi mostre ospitate a palazzo Mazzetti di Asti

di Manuela Zoccola

ASTI – Per tutta l’estate palazzo Mazzetti si conferma fulcro della cultura astigiana e polo di attrazione per appassionati d’arte e visitatori, ospitando fino al 14 settembre tre grandi mostre che raccontano, attraverso linguaggi e percorsi diversi, il legame profondo tra il territorio e le sue espressioni artistiche, dal passato al presente.

Il progetto, promosso dalla fondazione Asti musei e intitolato “Tre mostre per l’estate,” propone al pubblico un’inedita costellazione di visioni: una retrospettiva pittorica dal sapore classico, un racconto identitario in chiave fotografica e una monografica dedicata a una delle voci più originali dell’arte.

Ecco le tre mostre nel dettaglio:

Guglielmo Caccia 2025

All’interno del salone d’onore di Palazzo Mazzetti, una selezione di capolavori celebra i 400 anni dalla morte di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, grande protagonista del panorama artistica tra Cinque e Seicento. In dialogo con il Museo Civico di Moncalvo, la mostra racconta un artista maturo, raffinato e profondamente legato al territorio. Dipinti come la Vergine col Bambino e San Giorgio, lo Studio per figure di angioletti e l’intima Sacra Famiglia testimoniano il suo inconfondibile stile e la collaborazione con la figlia Orsola, in un percorso che valorizza anche l’attività di bottega e la produzione destinata alla devozione privata.

Volti e colori del Palio di Asti

Nel 750esimo anniversario della prima edizione documentata del Palio, la mostra fotografica rende omaggio a una delle più antiche e sentite tradizioni popolari italiane. Gli intensi ritratti realizzati da Claudio Vergano restituiscono, in una suggestiva atmosfera caravaggesca, i protagonisti del corteo storico astigiano.

Ogni immagine diventa un frammento di memoria e identità, arricchita dai testi che ne raccontano significato e simboli. L’esposizione include anche i drappi del Palio offerti alla Collegiata di San Secondo tra il 2000 e il 2019, opere

uniche firmate da importanti artisti contemporanei, come Ugo Nespolo, Emanuele Luzzati, Enrico Colombotto Rosso e Paolo Conte.

Mario Perosino: il canto delle muse enigmatiche e dei malinconici guerrieri

Un viaggio onirico nell’immaginario colto e visionario di Mario Perosino (1930-2008), artista astigiano autodidatta e raffinato interprete del secondo Novecento. In cinque sezioni tematiche, la mostra monografica ripercorre i soggetti prediletti dell’artista (dalle nature morte simboliche ai guerrieri fiabeschi, dalle muse enigmatiche alle architetture surreali), mettendo in luce un universo estetico denso di citazioni, ironia e riferimenti alla storia dell’arte. Documenti e materiali biografici completano il ritratto di un autore schivo, ma profondamente radicato nella cultura locale. Le tre esposizioni sono comprese nello Smarticket che consente l’accesso a tutti i siti della Fondazione Asti Musei (Palazzo Mazzetti, Cripta e Museo di Sant’Anastasio, Palazzo Alfieri, Museo Guglielminetti, Domus Romana e Torre Troyana).

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la fondazione Asti Musei, in corso Alfieri 257 ad Asti, ai numeri telefonici 0141-53.04.03 e 388-16.40.915.

 

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