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Il Vangelo / Le “cose di lassù” che danno senso a questa terra

di Lidia e Battista Galvagno

PENSIERO PER DOMENICA – XVIII TEMPO ORDINARIO – 3 AGOSTO

Leggere l’inizio del libro di Qoelet (1,2.2,21-23) la prima domenica di agosto, il mese tradizionalmente dedicato alle vacanze può apparire una provocazione. Ma, se bene inteso, questo testo sapienziale della Bibbia può essere un aiuto a vivere questo tempo. Dalle letture bibliche della XVIII domenica giungono tre consigli per le vacanze.

Il Vangelo / Le “cose di lassù” che danno senso a questa terra
La parabola del ricco stolto, olio su legno del 1627, opera del pittore olandese Rembrandt.

Fare vacanza è dare il giusto peso alle preoccupazioni della vita. Ci può aiutare la parola-chiave del libro di Qoelet, “vanità”: nel testo, compare 38 volte e indica non la frivolezza, ma la vacuità e la fragilità umana. La vita è un problema serio e complicato: noi non possiamo risolverlo. Qoelet è pessimista, ma non disperato, è pieno di dubbi, ma non è ateo: egli sa, crede che ogni problema ha la soluzione. Dio la vede; lui no o non ancora! Per questo, Qoelet è ognuno di noi, che nella vita, conosce “i giorni di Qoelet”: momenti in cui vede solo buio. Qoelet ci insegna che in simili frangenti può scattare la fede pura: «Non vedo che senso abbia la mia vita, ma credo che ne abbia comunque uno!». A volte può essere utile lasciare decantare il problema, dormirci su: ecco la vacanza!

Fare vacanza è prendere le distanze dalle preoccupazioni materiali. Nel Vangelo (Lc 12,13-21), Gesù rifiuta di intervenire a risolvere un conflitto per la divisione di una eredità. Poi rincara la dose e lancia un monito severo ma realistico. Lo fa la parabola del ricco che pensa di essere al sicuro “per molti anni” avendo ammassato molti beni, ma non ha fatto i conti con l’imprevedibilità della morte: «Questa notte ti sarà richiesta la tua vita». Gesù non ha mai fatto leva sulla paura: ha amato la vita e l’ha vissuta fino in fondo; non ha mai cercato la morte e non è stato un menagramo. Ci ha ricordato che ci sono realtà più stabili e sicure e altre meno. I beni materiali appartengono a questo secondo gruppo. Ogni tanto serve “ripassare” la lezione.

Fare vacanza è cercare nuovi orizzonti. C’è chi lo fa viaggiando in posti nuovi o esotici. Ma ci sono anche gli orizzonti dello spirito, della cultura, della spiritualità, quelli evocati da Paolo ai Colossesi (3,1-11): «Cercate le cose di lassù». Gesù e Paolo non hanno disprezzato la terra: hanno provato a guardare oltre per trovare il senso della vita sulla terra. Per esempio, chi guarda dall’alto non vede gli steccati che gli uomini hanno innalzato: «Non vi è più Greco e Giudeo, circonciso o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto in tutti». Fare vacanza, incontrare persone nuove può aiutarci a scoprire che siamo tutti uguali.

 

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