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Proteste contro Israele alla Vuelta. Nel 1988 al Giro, la Valbormida chiese la chiusura dell’Acna

Proteste contro Israele alla Vuelta. Nel 1988 al Giro, la Valbormida chiese la chiusura dell'Acna
La partenza della tappa Alba-Limone Piemonte.

CICLISMO Ciò che è successo ieri alla Vuelta, con la tappa di Bilbao neutralizzata a tre chilometri dall’arrivo per le proteste contro la presenza in corsa della squadra Israel Premier Tech, riporta alla memoria ciò che è accaduto il 2 giugno del 1988, al Giro d’Italia. Si correva la tappa Parma-Colle Don Bosco e numerosi esponenti dell’Associazione per la rinascita della Valle Bormida (le cronache di allora parlano di duemila persone) si presentarono all’arrivo con striscioni e cartelli chiedendo che, durante la telecronaca della Rai, si desse spazio alla protesta dei valligiani che chiedevano la chiusura dell’Acna di Cengio e il risanamento della zona.

Gli attivisti valbormidesi precisarono subito di non voler danneggiare i corridori (alla Vuelta è andata peggio, con alcuni ciclisti finiti a terra a causa dell’invasione della carreggiata da parte dei Pro Pal) e, dopo parecchie trattative con l’organizzazione, ottennero la lettura di un documento. Quando, però, gli attivisti stavano già liberando la zona del traguardo per lasciare spazio ai corridori, il patron del Giro Vincenzo Torriani, con la corsa ormai a pochi chilometri dalla conclusione, decise di neutralizzare la tappa con tutti i corridori classificati ex aequo.  L’annullamento della frazione regalò così maggior visibilità alle proteste contro l’Acna che, oltre alla citazione durante la telecronaca di Adriano De Zan sulla Rai, ebbero risonanza a livello internazionale.

Corrado Olocco 

Addio ad Adriana Ghelli: per molti anni in prima fila contro l'inquinamento causato dall'Acna
Una delle tante manifestazioni di protesta contro l’Acna degli Anni ’80-’90.
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