ALBA – La Terza commissione permanente si è riunita ieri sera, 4 settembre, e sarà riconvocata per proseguire l’esame della delibera di Giunta del 23 luglio, che propone un nuovo modello di gestione per il Museo del Tartufo (Mudet). Alla base della proposta, l’esigenza di superare l’attuale inefficienza gestionale certificata dopo un primo anno con soli 10.000 visitatori.
Il piano della Giunta e il punto di vista dell’opposizione
Il nuovo piano punta al coinvolgimento del terzo settore attraverso una co-progettazione pubblico-privato, con un iter in tre fasi: manifestazione d’interesse (fino al 17 settembre), selezione di un partner e stipula di una convenzione. Le proposte andranno poi approvate dalla Giunta.
Il confronto in Commissione Bilancio ha portato alla luce una forte contrapposizione politica: la maggioranza chiede un cambio di passo, mentre l’opposizione difende l’attuale progetto, giudicato ambizioso e strategico. Al centro del dibattito, anche i costi: secondo l’opposizione, l’affidamento al privato della biglietteria comporterebbe una perdita di 50.000 euro annui per il Comune; per la maggioranza, invece, questi costi sarebbero coperti dal partner, generando risparmi.
Il sindaco Alberto Gatto e l’assessora Caterina Pasini ribadiscono l’obiettivo di rilanciare il Mudet in modo concreto, puntando su sostenibilità e qualità dell’offerta.
La nota di Bolla e il commento di Boeri
La polemica non accenna a calmarsi. Nella serata di ieri, l’ex assessore al turismo Emanuele Bolla ha diffuso una nota:
I biglietti non saranno più incassati dal Comune, ma dal nuovo co-gestore, mentre al comune rimarranno varie spese per un valore che oscilla tra i 30 e i 50 mila euro.
In assenza di ricavi per il Comune, serviranno nuove risorse a bilancio per coprire spese oggi garantite dagli incassi dei biglietti.
La nuova gestione doveva costare di meno e rendere di più: per ora vediamo solo tagli di ore di personale e maggiori costi nel bilancio previsionale, che con il bando attuale si trova un “buco” che oscilla tra i 30 e i 50 mila euro. È sconfortante prendere atto della totale distanza dell’assessore Pasini dalle dinamiche del bilancio, logiche che dovrebbe invece ben conoscere dopo un anno di Giunta. Purtroppo i lavori della commissione hanno evidenziato una totale impreparazione, mentre il Sindaco ha ben chiare le complessità finanziarie ancora da affrontare.
Il Sindaco, dopo aver espresso in modo lineare il percorso amministrativo, ha lasciato i lavori della commissione, che hanno registrato un dibatto che si è protratto per diverse ore, impedendo di affrontare così il tema della continuità occupazionale.
Ringrazio il collega Boeri, che ha evidenziato una serie di criticità rilevanti, mentre l’assessore Pasini continuava a incrociare in modo confuso dati del bilancio preventivo, con quelle del bilancio consuntivo, generando un dibattito degno del teatro dell’assurdo. Abbiamo convenuto di rinviare il dibattito a nuova seduta, dopo aver appreso che serviranno decine di migliaia di euro per dare il via alla nuova gestione, elemento che fino a questa sera non era stato mai chiarito. Noi siamo pronti a fornire una nuova soluzione, orientata alla salvaguardia occupazionale e alla riduzione dei costi in capo al comune, vedremo se l’amministrazione farà aperture alla nostra disponibilità sospendendo questa gara e sedendosi a un tavolo di lavoro comune.
Ha aggiunto il consigliere di opposizione Domenico Boeri:
Dopo la commissione bilancio relativa alla gara per la nuova co-gestione del Museo del Tartufo, interviene il consigliere Domenico Boeri: “abbiamo assistito a una relazione della delibera sulla nuova ipotesi di gestione del Museo del Tartufo che tiene conto di un’analisi costi e ricavi non coerente rispetto a quella del Museo Eusebio, i cui equilibri oggi sono trascurati. Se ragioniamo in termini di ingressi il MUDET ha avuto un buon inizio, la vera sfida è quella di lavorare anche con il Museo Eusebio, che è stato escluso da questo ragionamento, perdendo un’occasione di integrare e migliorare il suo grado di efficienza. Questo fatto dimostra la miopia di questa amministrazione, orientata a distruggere quanto fatto da quella precedente, senza ragionare in una logica di miglioramento reale.
redazione
