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Nasce il modello Langhe contro lo sfruttamento dei lavoratori

Pronto studio di fattibilità voluto dal Consorzio, cabina di regia gestirà manodopera

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Foto di repertorio

ALBA – Un modello virtuoso per la gestione responsabile della manodopera stagionale nei vigneti delle Langhe, quasi totalmente composta da stranieri.

Lo studio di fattibilità – realizzato dal 2024 su iniziativa del Consorzio di tutela Barolo e di Weco impresa sociale per rendere stabili le iniziative già avviate nel territorio – è stato completato. Il business plan prevede che il prossimo anno 120 lavoratori siano assunti attraverso il nuovo sistema, nel rispetto di principio di legalità e trasparenza. Per gli anni successivi ci sarà un incremento di assunti del 20% rispetto all’anno precedente.

«Dalle Langhe può nascere il primo modello di responsabilità sociale di territorio nel settore vitivinicolo. Dopo un anno di analisi e confronti, il modello è pronto per essere presentato agli stakeholder del territorio. Ora la sfida è passare dalle iniziative isolate a una governance condivisa, capace di garantire legalità, qualità e dignità del lavoro nei vigneti» spiega Maria Cristina Galeasso, fondatrice di Weco.

«Il risultato raggiunto è un punto di partenza: rappresenta lo slancio per proseguire con decisione nel progetto di inclusione e di promozione dell’etica del lavoro, valori che da tempo portiamo avanti e che vogliamo estendere in maniera sempre più capillare a tutta la zona» sottolinea Sergio Germano, presidente del Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco e Dogliani.

Una cabina di regia per supportare il mondo produttivo

La soluzione indicata prevede la costituzione di un ente di territorio, rappresentativo dei principali stakeholder pubblici e privati, incaricato di fungere da cabina di regia delle funzioni che supportano il mondo produttivo per la gestione della manodopera. L’iniziativa si inserisce nella cornice formale del Protocollo di intesa per la prevenzione di situazioni di sfruttamento lavorativo nel territorio di Alba, Langhe e Roero, promosso dalla Prefettura di Cuneo.

Tra le iniziative virtuose l’Accademia della vigna – ideata e coordinata da Weco e promossa con il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani – come modello che coniuga assunzione diretta presso le aziende vitivinicole, esperienza formativa sul campo, pratiche di inclusione e responsabilità sociale.

Ansa

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