
ALBA – Ad Alba, nella serata di oggi lunedì 22 settembre 2025, centinaia di persone hanno sfilato in corteo pacifico per le vie cittadine, unendosi allo sciopero generale nazionale indetto dai sindacati di base in solidarietà con la popolazione palestinese. La manifestazione è partita alle 19, scandendo a gran voce slogan come “Free free Palestine” e “Gaza libera”, accompagnati da cartelli e bandiere.
Al termine del passaggio in centro il corteo ha raggiunto il ponte sul Tanaro di corso Torino e ha bloccato il traffico per circa mezzora.
Gli studenti hanno preso parte numerosi, così come insegnanti e lavoratori, in una mobilitazione che ha trasformato il centro cittadino in un’unica voce corale. La manifestazione albese si è svolta senza incidenti e con un clima ordinato, pur nella fermezza delle richieste rivolte alle istituzioni italiane.
Torino: migliaia in piazza sotto la pioggia
A Torino la mobilitazione è stata imponente, con circa diecimila persone in corteo malgrado la pioggia. Dalla prima mattinata si sono registrati blocchi stradali, disagi nei trasporti e l’occupazione dei binari ferroviari. Gli slogan hanno richiamato al cessate il fuoco e a un’azione politica più decisa.
Cuneo: protesta e richiami politici
A Cuneo il corteo ha riempito il centro cittadino, con attacchi simbolici al governatore del Piemonte Alberto Cirio, accusato da alcuni manifestanti di «rendere il Piemonte complice del genocidio». Durante la mobilitazione è stato ribadito l’appello al boicottaggio come forma di pressione politica e sociale.
Le altre piazze italiane
Lo sciopero generale ha coinvolto oltre 70 città italiane, con cortei da Nord a Sud. Bloccati porti, strade e stazioni; trasporti pubblici e scuole hanno funzionato a singhiozzo. A Milano e Bologna si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, mentre in altre città, come ad Alba, la protesta si è mantenuta pacifica.
Una mobilitazione nazionale
Indetto in sostegno della Global Sumud Flotilla e per chiedere la fine dell’assedio di Gaza, lo sciopero generale ha unito lavoratori, studenti, associazioni e semplici cittadini. La giornata del 22 settembre consegna l’immagine di un Paese attraversato da cortei molto partecipati e da un diffuso richiamo alla responsabilità delle istituzioni nazionali e regionali.
Redazione
