
di Andrea Olimpi
SOLIDARIETÀ – Oltre 300 persone hanno invaso ad Alba, domenica 28 settembre, piazza Michele Ferrero per esprimere la loro solidarietà alla popolazione palestinese, vittima di un inaccettabile genocidio, e alla Global Sumud Flotilla, considerata la più grande azione umanitaria mai messa in atto dalla società civile. La missione ha l’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza e, soprattutto, di far cessare la guerra nella Striscia.
Quella di Alba, che ha fatto seguito alle numerose manifestazioni svoltesi in tutta Italia, è stata il frutto di un’iniziativa lanciata dall’Ufficio della Pace in collaborazione con diverse associazioni del territorio. Una manifestazione dal forte valore civile che ha portato con sé il titolo-simbolo “Alba abbraccia Gaza”.
La statua di Alba diventa simbolo di pace
Al centro della manifestazione, con la sua forte valenza simbolica, la statua della bambina Alba, divenuta per l’occasione simbolo di pace e solidarietà nei confronti dei bambini gazawi. «Vi ho chiesto di venire qui perché credo che ogni bambino e bambina del mondo abbia diritto di vivere in pace» ha detto una bambina albese al microfono. «In questa piazza c’è una grande statua di una bambina che si chiama Alba – ha proseguito – che è simbolo di speranza per tutti i bambini del mondo. La sua imponenza sembra abbracciare anche chi è lontano. Noi non possiamo fermare la guerra, ma le braccia di Alba possono arrivare fino ai bambini di Gaza».
Durante l’evento, per sottolinearne lo scopo – portare idealmente l’abbraccio della città al popolo palestinese – sono state lette poesie e testimonianze, mentre i bambini hanno realizzato con carta e pennarelli tante barchette, a sostegno della Global Sumud Flotilla.
Le istituzioni al fianco della cittadinanza
Alla manifestazione ha preso parte anche il sindaco Alberto Gatto, insieme a diversi componenti della giunta: la vicesindaca Caterina Pasini, gli assessori Lucia Vignolo, Donatella Croce e Davide Tibaldi, i consiglieri Martina Amisano, Stefania Manassero, Abdelali Draichi, Elena Di Liddo, Luciano Giri, Pierangela Castellengo, Fabio Tripaldi e Mario Saturnino.
Il primo cittadino ha ricordato: «Tutti insieme dobbiamo provare a invertire la rotta, provare a disegnare un mondo di pace, un mondo di giustizia, un mondo di democrazia, un mondo di libertà». Nel suo intervento ha inoltre sottolineato come Alba, ottant’anni fa, sia stata protagonista dei processi di pace, ricevendo la medaglia d’oro al valor militare dal presidente Luigi Einaudi. Proprio da questa storia, ha detto, la città deve trarre l’energia per fare la propria parte, come farà l’amministrazione impegnandosi anche con azioni concrete.
Un momento di dialogo e impegno collettivo
Diversa dalle manifestazioni tradizionali, quella di Alba non è stata un corteo, ma un momento di dialogo, confronto e condivisione, con l’obiettivo di lanciare un appello alle autorità italiane e internazionali: fermare la guerra in Palestina, aprire corridoi umanitari per Gaza, riconoscere lo Stato di Palestina e garantire la tutela dell’azione umanitaria della Flotilla. Un invito, soprattutto, a impegnarsi nella costruzione di una pace concreta e duratura in tutti i territori colpiti dai conflitti.
Galleria fotografica ©Beppe Malò
