
ALBA – «L’Amministrazione ha svelato il suo carattere politico, ha tirato dritto con arroganza, non ha ascoltato cittadini e comitato di quartiere». Queste le prime parole del consigliere comunale Emanuele Bolla rispetto all’approvazione della variante parziale 16.
Aggiunge Bolla: «Non ci sono ragioni per spostare la strada da dov’era prevista nel Piano regolatore. Non è arrivata nessuna spiegazione convincente e abbiamo preso atto che il sindaco non ha voluto ascoltare i cittadini e ha ignorato il comitato di quartiere che chiedeva maggiori approfondimenti. Ora ci troviamo di fronte all’assurda situazione per cui è prevista una strada che dovrebbe essere il confine tra le aree urbanizzate e la campagna: da una parte la città e dall’altra la campagna, dove però sono stati mantenuti diritti edificatori per un palazzo di oltre 11 metri e 4mila metri quadri di capannoni. Una situazione assurda che non sta in piedi, sia dal punto di vista urbanistico, sia ambientale. Credo che sia giusto discutere di questi temi con il quartiere e siamo disponibili a fare un dibattito pubblico sul tema anche con il primo cittadino, ma nella città e non chiusi nei palazzi».
Nel frattempo la minoranza ha presentato un documento per chiedere che i terreni oggi destinati all’espansione urbanistica siano destinati ad area parco e nel merito il consigliere Bolla: «Il ragionamento è semplice. La strada non doveva costruirla il Comune con i soldi dei cittadini, ma era la condizione per l’edificabilità delle aree. Ora il ragionamento decade, dal momento che i costi della costruzione saranno a carico della collettività e quindi pensiamo che sia eticamente corretto che le aree tornino a destinazione parco. La nostra è una proposta seria per dare un grande parco al servizio dei quartieri San Cassiano, Piave e Masera in una logica di riduzione di consumo del suolo e rispetto dell’ambiente».
