
ALBA – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera con cui è stato sancito l’acquisto dell’ultimo piano dell’ex Casa Miroglio di via Manzoni 3. Nella settima variazione di bilancio sono stati destinati 440mila euro di quota dell’avanzo di amministrazione. L’acquisizione dell’ultimo piano dello stabile consentirà una destinazione unitaria di tutto l’immobile, con una distribuzione più congeniale degli spazi e la valorizzazione delle aree attualmente destinate al Centro studi Beppe Fenoglio.
LA STORIA – L’ex Casa Miroglio era stata acquistata negli anni Trenta del Secolo scorso dalla famiglia Miroglio per le sue attività commerciali. Nel 1947, dopo la seconda guerra mondiale, Giuseppe Miroglio intuì la necessità di industrializzarsi: iniziò con quattro telai negli spazi annessi al negozio di piazza Risorgimento. Qualche anno dopo erano diventati una cinquantina che lavoravano a doppio turno, con grande rumore e qualche malcontento tra i vicini, ma anche con speranze di sviluppo e lavoro per la città. Lo spazio divenne presto insufficiente, così acquistò un terreno in corso Langhe, allora periferia di Alba, dove nel 1950 inaugurò il nuovo stabilimento. Nel 1977 il Comune acquistò la porzione di fabbricato compresa tra i primi due piani fuori terra (piano terreno e piano primo) oltre adun piano interrato, mentre il secondo era rimasto di proprietà privata. Nel tempo lo spazio comunale è stato utilizzato per la Fiera dei vini di Pasqua, per la rassegna enogastronomica della Fiera del tartufo, per le mostre e come sede della Giostra delle cento torri. Dopo alcuni anni di inutilizzo, questa porzione di edificio è stata recentemente oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, adeguamento sismico ed efficientemento energetico con l’obiettivo di ampliare il Centro studi Beppe Fenoglio, adiacente al fabbricato, e i servizi per le attività scolastiche e per il turismo. L’intervento è finanziato dall’Unione europea con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate alla rigenerazione urbana.
IL SINDACO ALBERTO GATTO – «Come primo cittadino sono particolarmente orgoglioso che un importante palazzo storico, adiacente al Municipio e al Centro studi Fenoglio, torni oggi a far parte del patrimonio pubblico della nostra città. Era poco funzionale che una porzione di questo edificio, già in gran parte di proprietà comunale, rimanesse privata, soprattutto in vista della significativa ristrutturazione che stiamo portando avanti per restituire nuova vita a un bene di grande valore architettonico e culturale. Con questa acquisizione compiamo un passo decisivo non solo per completare un progetto di riqualificazione coerente e unitario, ma anche per rafforzare l’identità culturale e storica di Alba attraverso la valorizzazione dello spazio espositivo e delle attività del Centro studi, con particolare riguardo a Beppe Fenoglio e Pinot Gallizio. Ringrazio tutto il Consiglio comunale per aver sancito con il voto unanime l’unità di intenti in merito a questa importante acquisizione».
