
L’AGGIORNAMENTO – Il broker albese, responsabile, secondo le testimonianze di alcuni risparmiatori della zona, di essersi impossessato dei loro risparmi, venerdì 26 settembre sarebbe stato chiamato a colloquio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Asti e ora potrebbe rischiare di incappare in una misura cautelare. Intanto nei giorni successivi la Procura avrebbe disposto il sequestro degli immobili e del denaro in suo possesso.
Sul caso stava lavorando il Pm Stefano Cotti, titolare del fascicolo d’indagine, e dall’estate numerose vittime si erano rivolte anche a Gazzetta d’Alba per raccontare la loro storia e mettere in guardia altre possibili vittime del consulente che, facendo leva su rapporti di amicizia e fiducia, aveva sottratto centinaia di migliaia di euro.
L’istituto bancario presso il quale lavorava dal 2013, aveva preso le distanze comunicando di averlo allontanato nei primi mesi del 2025, dichiarando: «Sono state accertate irregolarità gestionali da parte del consulente finanziario, a cui il 24 marzo 2025 è stato immediatamente revocato il mandato. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte delle autorità preposte», ma nel frattempo non avrebbe preso posizione sulla vicenda né provveduto a risarcire i propri clienti danneggiati.
A oggi il broker albese risulta ancora regolarmente iscritto all’Ordine dei consulenti finanziari. Tuttavia, a seguito delle verifiche svolte dall’avvocata di Alba Chiara Minasso, a luglio era intervenuto anche l’Organismo di vigilanza dei private banker, che sta proseguendo nelle indagini.
e.r.
