
di Alice Ferrero
ALBA – Non è stato soltanto un torneo di calcio, ma un abbraccio collettivo, un inno alla vita, alla bellezza delle emozioni semplici. Sabato 4 ottobre, lo stadio Coppino ha accolto la terza edizione del memorial Le emozioni – Enzo Demaria, trasformandosi in un’arena di sorrisi, orgoglio, e straordinaria umanità.
Un triangolare speciale, quello andato in scena, organizzato con passione dai Veterani dello sport e dal Panathlon Alba 2000, guidati dai rispettivi presidenti Giulio Abbate e Gianni Barbero. In campo si sono affrontate le squadre di calcio Albese 1917 special, Senza limiti e Sportabili, ma il vero trofeo lo hanno vinto tutti: la forza dell’inclusione, la gioia dello stare insieme, la dignità del rispetto reciproco.
A testimoniare il valore dell’iniziativa erano presenti anche il sindaco di Alba Alberto Gatto e l’assessore allo sport Davide Tibaldi, la cui partecipazione non è stata solo istituzionale, ma profondamente partecipe e sentita. Il loro sguardo emozionato ha colto l’essenza dello sport: non solo competizione, ma strumento potente di coesione sociale, una lingua universale capace di parlare a tutti, senza barriere.
«La bellezza dello stare insieme – ha detto il sindaco – è la vera vittoria di oggi». E aveva ragione: sugli spalti, nei sorrisi dei ragazzi, nelle strette di mano, si respirava qualcosa di più grande del risultato di una partita.
Il clima di festa è stato amplificato dalla straordinaria partecipazione del gruppo degli sbandieratori Patin e tesor, che, accompagnati dal suono coinvolgente dei musici, hanno colorato la giornata con esibizioni che hanno fatto vibrare il cuore dei presenti. Un tifo diverso, fatto di bellezza, passione e tradizione.
Sul piano sportivo, a trionfare è stata l’Albese 1917 Special, squadra nata in collaborazione con i ragazzi e gli operatori del centro riabilitativo Ferrero, che ha superato Sportabili per 5-0 e poi, dopo una combattutissima finale ai rigori, ha avuto la meglio su Senza limiti per 6-4. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di punteggi. Colpiva, in ogni squadra, la capacità di accogliere la vittoria con umiltà e la sconfitta con dignità. Un insegnamento silenzioso ma potente, che dovrebbe ispirare anche il grande calcio.
Senza limiti ha chiuso al secondo posto, vincendo dal dischetto contro Sportabili, che ha comunque mostrato un’enorme carica emotiva e spirito di gruppo.
Il memorial Enzo Demaria è diventato, negli anni, un appuntamento imprescindibile, perché porta avanti un ricordo vivo e sentito, quello di una persona che ha lasciato un segno indelebile nella comunità. L’affetto che aleggiava sul campo era il segno tangibile di quanto Enzo sia ancora presente, in ogni gesto, in ogni sorriso di quei ragazzi.
Un grazie grande e sincero va ai volontari, agli sponsor, alle autorità, alle squadre e agli sbandieratori. Senza il loro impegno, spesso silenzioso ma fondamentale, giornate così non sarebbero possibili.
Come recita il motto che ha accompagnato l’evento: “Palla al centro, gol al cuore”. E sabato, al Coppino, di gol al cuore ne sono arrivati davvero tanti.
