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Scrivere prefazioni ispirandosi a Natalia Ginzburg

La settima edizione del Premio Letterario Lions celebra la forza della parola introduttiva e il dialogo tra generazioni.

Scrivere prefazioni ispirandosi a Natalia Ginzburg

di Andrea Olimpi

CULTURA – Lo scorso sabato 11 ottobre, nella cornice di Palazzo San Daniele del Polo del ’900 a Torino, è stata presentata la settima edizione del Premio Letterario Lions, un concorso unico nel panorama nazionale perché interamente dedicato alle prefazioni delle opere letterarie.

L’iniziativa, nata da un’idea condivisa tra il past governatore del Distretto 108Ia3 Oscar Bielli e il senatore Giovanni Boano, è oggi un appuntamento di rilievo per autori, studenti e appassionati di letteratura. «Il Premio ha cadenza biennale – spiega Oscar Bielli – e si articola in tre sezioni: la prima premia le migliori prefazioni pubblicate nell’ultimo anno, mentre la seconda e la terza sono riservate agli studenti, ai quali viene chiesto di realizzare un testo introduttivo o un progetto multimediale ispirato a un autore scelto dalla giuria. La settima edizione è dedicata a Natalia Ginzburg, una delle voci più lucide e profonde del Novecento».

La giuria, presieduta dal professor Mario Barenghi dell’Università Bicocca di Milano, è composta da docenti e studiosi di letteratura contemporanea con particolare attenzione agli autori del secolo scorso. Il premio per la prima sezione è di 1.500 euro; per gli studenti, sono previsti riconoscimenti in denaro, buoni per l’acquisto di materiale didattico e strumenti tecnologici.

Al centro del Premio Letterario Lions non c’è il romanzo o la poesia, ma la prefazione: una scrittura discreta e rivelatrice, capace di orientare il lettore e aprire nuove prospettive sull’opera. Come sottolinea Bielli, “la prefazione perfetta non deve avere velleità di protagonismo, ma generare curiosità e fornire chiavi di comprensione. È una guida che accompagna, senza mai oscurare l’autore”.

Il Premio Letterario Lions è coordinato da Alessandra Ferraris e vanta importanti collaborazioni, tra cui la Fondazione Polo del ’900, l’Università Telematica Pegaso e il gruppo More News come media partner. La giuria annovera anche Antonella Cavallo, Loretta Marchi, Fabio Barricalla, Beppe Monticone, Mario Rivera e Gianna Cannì.

L’edizione 2025 segna inoltre un rafforzamento dei rapporti con il mondo editoriale: tra i collaboratori figurano Rizzoli, Garzanti, Fondazione Corriere della Sera, Il Saggiatore, L’Orma, Minimum Fax, Feltrinelli, Amos Edizioni, Einaudi, Iacobelli Editore, 4 Punti Edizioni e Iperborea.

Docenti e studenti avranno tempo fino al 20 gennaio 2026 per presentare i propri lavori. La cerimonia di premiazione si terrà nel mese di maggio 2026 nell’ambito delle attività del Lions Club International. Oltre alle sezioni dedicate alla scrittura di prefazioni e postfazioni, il premio apre anche alla creatività multimediale, accogliendo video, animazioni, podcast, cortometraggi, brani musicali, fumetti, cataloghi fotografici e altre opere ibride ispirate ai testi di Natalia Ginzburg.

Diverse le scuole albesi che hanno partecipato alle precedenti edizioni del concorso, tra cui il Liceo Classico “Govone” di Alba – con Vilfredo Rabino, vincitore del Premio Lions 2020 dedicato a Primo Levi – l’Istituto Superiore Statale Tecnico Economico “E. Guala” di Bra, il Liceo delle Scienze Umane “Vasco Beccaria Govone” di Mondovì, l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Baruffi” di Ceva, il Liceo Scientifico “G. Cigna” di Mondovì, l’IIS “Denina” di Saluzzo – sede ITIS “Rivoira” di Verzuolo e l’IIS “Cillario Ferrero” di Cortemilia.

«Con questo Premio – aggiunge Bielli – vogliamo offrire un supporto didattico concreto alle scuole e avvicinare i giovani alla letteratura. Le edizioni precedenti, dedicate a Pavese, Fenoglio, Calvino e Levi, hanno confermato che la prefazione può diventare uno strumento educativo di dialogo, riflessione e rispetto».

La parola chiave di questa edizione sarà “dialogo”: una visione condivisa che attraversa l’opera di Natalia Ginzburg e lo spirito del lionismo, unendo generazioni diverse nel segno della cultura e dell’ascolto reciproco.

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