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Un trionfo di emozioni a Bra nella serata sul beato fratel Luigi Bordino

Dicono di lui: testimoni e memoria per Fratel Luigi Bordino, sabato 18 ottobre al Cottolengo di Bra

di Lino Ferrero

BRA – ​Un’onda di grande partecipazione ha vissuto la casa Cottolengo di Bra nel pomeriggio di sabato 18 ottobre 2025, in occasione dell’evento Dicono di lui, una sentita tavola rotonda dedicata alla figura del beato fratel Luigi Bordino. La sala ha registrato un grande successo di pubblico, a testimonianza dell’affetto e della profonda devozione che circondano il “gigante buono” di Castellinaldo.

L’incontro, tenutosi dalle 17 alle 18.30, ha visto la partecipazione del vicesindaco di Bra Biagio Conterno e dei consiglieri comunali Dino Testa e Lino Ferrero, a sottolineare l’importanza civica e spirituale dell’evento per l’intera comunità. All’inizio anche un intervento della direttrice della Piccola casa di Bra, Laura Costa, che ha dato ospitalità all’evento e con fratel Mauro Ripamonti di Torino che con grande fede e professionalità ha preparato l’incontro.

Un trionfo di emozioni a Bra nella Serata sul beato fratel Luigi Bordino

​Moderato con sapiente sensibilità dal regista e produttore fotografico Tiziano Gaia, l’evento ha ripercorso le tappe fondamentali della vita di Andrea Bordino, divenuto poi fratel Luigi della Consolata, religioso cottolenghino. L’apertura della serata è stata affidata a fratel Mauro Ripamonti, che ha introdotto gli ospiti e chiarito il motivo di questa celebrazione: onorare un esempio di carità vissuta radicalmente. Gaia ha poi preso la parola, guidando il pubblico in un percorso intimo e toccante, cominciando dalle radici a Castellinaldo; una lettrice ha dato voce al ricordo della sorella del beato, Gemma Bordino, tratteggiando l’immagine di un giovane Andrea cresciuto in una famiglia di sani principi e profonda fede. A seguire, l’intervista al testimone Michael Isnardi ha arricchito il racconto con aneddoti personali e vicinanze giovanili.

​La narrazione ha poi toccato il drammatico capitolo della campagna di Russia e della prigionia, la prova che maturò la sua vocazione: attraverso un intenso video (tratto dal Dvd Fratel Luigi. Ge…), Gaia ha immerso il pubblico nell’orrore della ritirata, un’esperienza che, pur nella sofferenza estrema, fece sbocciare in Andrea la vocazione alla carità totale, quella che lo spinse a dare il poco che aveva per soccorrere i commilitoni morenti. La successiva scelta di vita si è concretizzata nel 1946 con l’ingresso alla Piccola casa della Divina Provvidenza di Torino. La lettura di una testimonianza di suor Giacinta Marcato ha anticipato il toccante contributo di fratel Ernesto Gada, intervistato da Gaia per raccontare gli anni della vestizione e della professione perpetua come fratel Luigi della Consolata.

Un trionfo di emozioni a Bra nella Serata sul beato fratel Luigi Bordino 1

​Il cuore del suo ministero, l’apostolato quotidiano come infermiere, è stato ricordato attraverso la figura del “gigante buono”, un riferimento per i malati grazie alla sua forza fisica e alla sua immensa umanità. Dopo la lettura della testimonianza di suor Battistina Carrettoni, il pubblico ha ascoltato le parole di suor Anna Maric, che ha condiviso la sua esperienza sul campo, delineando l’immagine di un infermiere eccezionale, la cui competenza professionale era indissolubilmente legata alla sua carica umana e apostolica. Tiziano Gaia ha poi guidato gli spettatori attraverso gli ultimi anni della sua vita, segnati dalla malattia (una leucemia mieloide), dalla morte, e dall’avvio del processo di beatificazione.

​Il culmine emotivo è giunto con l’evidenziazione del suo esempio di vita: il ricordo di un testimone, interpretato da un lettore, seguito dall’intervento di don Lino Piano, figura chiave nel processo di canonizzazione. La sua testimonianza ha ribadito la grandezza spirituale di fratel Luigi, proclamato beato il 2 maggio 2015 da papa Francesco. Le conclusioni di Tiziano Gaia, arricchite dalla proiezione del video Il magnificat (tratto dal musical Sei come noi), hanno lasciato spazio al momento più partecipato: una coinvolgente intervista al pubblico, dove in molti hanno condiviso esperienze, racconti e grazie ricevute, trasformando l’incontro in un vero e proprio coro di riconoscenza. L’evento si è chiuso con i sentiti saluti e ringraziamenti di fratel Ripamonti, in una serata che ha confermato il beato fratel Luigi Bordino come un faro di carità e un esempio concreto di fede e dedizione per le comunità di Bra e non solo.

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