
CRAVANZANA – Si è svolto il 17 ottobre 2025 a Cravanzana l’open day dal titolo “Cali produttivi, innovazione e ricerca: bilancio della stagione 2025 e attività di ricerca per il 2026” organizzato dal centro corilicolo di fondazione Agrion nell’ambito del progetto Green cori ortofruit finanziato dalla Regione Piemonte-Csr 2023/2027.
Di fronte a 150 partecipanti interessati tra imprenditori agricoli, tecnici e esperti del settore, i ricercatori della fondazione Agrion hanno illustrato l’attività di ricerca in campo portate avanti grazie al supporto di Regione Piemonte e dei poli universitari e le strategie in atto per contrastare le numerose problematiche che il settore corilicolo si è trovato ad affrontare negli ultimi anni (difficoltà di impollinazione, cascola precoce, calo delle rese, pressione dei fitofagi ecc.).
Attraverso un tour guidato nei campi sperimentali della fondazione sono state affrontate diverse tematiche Lorenzo Brigante, responsabile del centro corilicolo Agrion, ha aperto la mattinata presentando il nuovo impianto varietale, messo a dimora nel 2024, all’interno del quale è stata messa a confronto la tonda gentile con altre cultivar provenienti dal panorama varietale italiano e internazionale come la tonda di Biglini, la tonda francescana, la Mc Donald e la Yamhill al fine di valutare adattabilità, sviluppo vegetativo e rese produttive.
Nel corso dell’incontro è stato approfondito il tema dell’impollinazione del nocciolo, ricordando che è una pianta autoincompatibile e che necessita di impollinatori per poter produrre. Sono stati illustrati i primi dati raccolti nel biennio 2024-2025 su fenologia e compatibilità genetica di impollinatori di tonda gentile in valutazione presso il centro Agrion. La mattinata è proseguita con la presentazione del campo clonale, messo a dimora nel 2017, in cui sono stati posti a confronto 3 cloni di tonda gentile, quali Unito A2 17, Unito Mt4 e UNito Mt5, provenienti da selezioni del Disafa-Università di Torino, con la tonda gentile standard. I cloni sono stati selezionati per le loro performance in termini di produzione e di resa e le indagini condotte in campo da Agrion hanno confermato caratteristiche produttive e di resa interessanti e superiori rispetto a quelle fornite dalla tonda gentile standard.
In seguito sono state presentate le prove di inerbimento controllato ponendo l’attenzione sull’importanza della pratica sia in termini di miglioramento delle caratteristiche agronomiche del suolo che di riduzione della temperatura a livello radicale oltre che di contenimento delle erbe infestanti.
A chiusura dell’evento è stata presentata l’analisi del bilancio fitosanitario 2025, con un approfondimento dedicato alle principali criticità riscontrate: le elevate temperature del mese di giugno – il secondo più caldo degli ultimi settant’anni – la cascola e le problematiche di origine fungina come citospora, gleosporiosi e marciumi dei frutti e insetti come eriofidi e cimici. A concludere, la presentazione delle attività su cui Agrion concentrerà la propria ricerca nel 2026: corretta gestione del suolo e della chioma, recupero di impianti obsoleti, approfondimento sul ciclo biologico dell’eriofide in funzione del cambio climatico, prove multitarget su fertilizzazione, attività biostimolante, controllo delle avversità fungine e dei polloni e infine prove di impollinazione assistita e valutazione in pieno campo di cultivar italiane innestate su portainnesti non polloniferi. L’open day è stata un’occasione per presentare le attività messe in campo da fondazione Agrion su nocciolo, ma anche per consolidare l’impegno della fondazione per il territorio e per le aziende corilicole in una fase delicata della produzione corilicola regionale.
«L’obiettivo di questa giornata era la concretezza e la trasparenza», continua Lorenzo Brigante. «Agrion vuole confermare il proprio impegno sul territorio e la necessità di fare rete. Il contesto di oggi richiedere sempre più velocità, ricerca e adattamento per superare le difficoltà attuali. Un ringraziamento a tutte le imprese che hanno partecipato e come ricordato durante l’evento noi siamo disponibili a qualsiasi scambio, richiesta o segnalazione di problematica».
«Sappiamo bene che, non solo per il comparto corilicolo ma per tutto il settore agricolo, mantenere una produttività costante rappresenta una delle sfide principali. Il settore della corilicoltura, in particolare, sta attraversando un momento di crescente difficoltà e proprio per questo la giornata di oggi nasce con l’obiettivo di creare un momento di confronto e di presentare le attività che fondazione Agrion porta avanti con impegno quotidiano in campo. È grazie a questo lavoro che oggi possiamo individuare e costruire nuove prospettive per una corilicoltura che resista ai cambiamenti climatici e per un futuro più stabile per l’intero comparto», dichiara infine il presidente di fondazione Agrion Giacomo Ballari.
«Un evento come questo serve a rafforzare l’intero comparto e dimostra come la ricerca e la sperimentazione siano strumenti indispensabili per sostenere le imprese agricole. È per tale motivo che Regione Piemonte ha finanziato la misura Srh05, nell’ambito del programma di sviluppo rurale 2025-2027, con lo scopo di sostenere progetti dimostrativi che migliorino l’offerta informativa e formativa rivolta agli operatori del settore agricolo», afferma l’assessore al commercio, agricoltura e cibo, parchi, caccia e pesca, peste suina, turismo, sport e post-olimpico Paolo Bongioanni. «Negli ultimi anni il settore corilicolo si è trovato ad affrontare difficoltà sempre più complesse, creando gravi conseguenze sulle produzioni e noi come Regione Piemonte, attraverso i progetti e le attività portate avanti insieme alla collaborazione con Fondazione Agrion, stiamo lavorando proprio per aprire a nuove soluzioni».
