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Consiglio comunale: questa sera si discute la variazione di bilancio da 860mila euro legata a Egea-Iren

Per una clausola del contratto stipulato, la multiservizi ha chiesto un adeguamento del canone che il Comune paga per riscaldare e illuminare gli edifici pubblici: è una cifra superiore a quanto previsto., che necessita di una manovra ad hoc

Municipio di Alba

ALBA – Si scaldano i motori per il Consiglio comunale, convocato per oggi, giovedì 6 novembre, a partire dalle 17. La scorsa settimana, la terza Commissione consiliare permanente ha analizzato l’ottava variazione di bilancio relativa all’esercizio finanziario 2025-2027. Si tratta di un provvedimento che vale 860mila euro, una manovra fuori dall’ordinario per il periodo, a cui corrisponde una situazione piuttosto speciale.

Lo ha spiegato l’assessore al bilancio, Luigi Garassino: «Ne è protagonista Egea-Iren. Un anno fa abbiamo approvato la delibera di recesso da Egea Spa e ora siamo chiamati a porre rimedio a un problema ancora una volta derivante dalla multiservizi».

Il nodo energetico e la mediazione

Il problema è noto da tempo e ha impegnato l’Amministrazione in un difficile percorso di mediazione in merito alla richiesta, avanzata dall’azienda, di un adeguamento contrattuale per quanto riguarda i costi di gestione della fornitura energetica agli edifici comunali: non solo gli uffici, ma anche scuole, impianti sportivi, magazzini che devono essere illuminati, riscaldati e dotati dell’energia elettrica per il funzionamento di macchine, impianti e servizi.
Sulla base del contratto stipulato con il Comune, la richiesta di adeguamento era di poco inferiore al milione di euro, per l’esattezza 733mila euro oltre Iva, che avrebbero aumentato di parecchio il costo annuale da sostenere.

Ha sottolineato Garassino ai commissari: «Egea si è mossa sulla base di una clausola del contratto di fornitura che prevedeva la possibilità di chiedere un aumento motivato dai costi dei prodotti energetici. Noi stessi ne eravamo consapevoli e preparati a tale possibilità. Ma la nostra previsione, pari a 92mila euro, era forse troppo ottimistica. Abbiamo rifiutato il valore dell’adeguamento, giustificato dall’andamento del mercato, e aperto una mediazione che, partendo da posizioni lontanissime, si è conclusa in questi giorni. L’adeguamento contrattuale sarà di 431mila euro, compresa l’Iva, per quanto riguarda gli anni a venire, mentre il conguaglio per il periodo 2024-2025 ammonta a 345mila euro. Sono cifre importanti, ma non così drastiche sui conti del Comune, dove la bolletta energetica è la terza voce di spesa dopo il personale e la gestione dei rifiuti e vale circa tre milioni ogni anno».

La copertura finanziaria

Il passaggio in Commissione ha fatto chiarezza sulla copertura delle due cifre. L’aumento del costo annuale sarà affrontato grazie ai proventi diretti – Imu, Irpef e canoni patrimoniali – che non vedranno un aumento delle aliquote, ma garantiscono un gettito come entrate correnti.

Il conguaglio per il periodo 2024-2025 sarà contabilizzato come “debito fuori bilancio” e pagato con l’avanzo di amministrazione che rimane, in ogni caso, nell’ordine di 2,6 milioni di euro. Questi passaggi consentiranno la firma del nuovo contratto di fornitura che prevede anche l’assunzione di rischi da parte di Iren.

Le altre cifre della variazione

Poche le altre voci previste dalla variazione: un contributo di 75mila euro dalla fondazione Crc, cofinanziato dal Comune per 60mila euro, che consentirà di avviare per il 2025 percorsi di sostenibilità.
La variazione consente anche la messa a bilancio di 25mila euro derivanti dagli spettacoli teatrali, di 10mila euro dalla fondazione Crt per i 170 anni del teatro Sociale e di 22mila euro di contributi regionali per eventi calamitosi che si sono svolti nel 2023.

Le società partecipate del Comune

La Commissione è stata anche l’occasione per fare il punto sulle società partecipate dal Comune. Nel 2008, se ne contavano 17. Il progressivo procedimento di revisione, previsto dalla normativa, le ha portate a 7: l’Acquedotto delle Langhe e Alpi cuneesi, l’Agenzia di Pollenzo, di Apro formazione, l’Atl Langhe Monferrato Roero, Langhe e Roero leader, Sisi e Str.

Il 31 ottobre, a un anno dall’approvazione della relativa delibera ed esaurito il percorso di uscita, è venuta meno la partecipazione nella vecchia Egea. L’iter è stato avviato anche per la società di promozione turistica Lamoro, di cui è in fase di perfezionamento il diritto di recesso e la liquidazione delle quote di partecipazione.

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