ALBA – Nella provincia di Cuneo sono 4.344 le adesioni a Piemove, di cui 3.578 da studenti iscritti all’Università di Torino, 720 dal Politecnico di Torino e 46 dall’Università del Piemonte orientale: un dato che conferma l’interesse nel Cuneese per questa misura ideata e finanziata dalla Regione Piemonte con oltre 37 milioni di euro tra risorse proprie e del Ministero dell’ambiente, con il contributo degli atenei, Compagnia di San Paolo e fondazione Crt.
La misura Piemove: Piemonte, viaggia, studia consente agli studenti universitari under 26 di effettuare gratuitamente viaggi illimitati su tutta la rete urbana di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e, nelle ultime settimane, anche di Verbania, che ha superato le 60mila adesioni (60503), all’interno delle quali continuano a crescere quelle degli studenti internazionali che non posseggono carta d’identità elettronica o Spid, a cui è dedicato un percorso specifico sulla piattaforma https://bip.piemonte.it. A oggi sono 3.700.
«Questi numeri in continuo aumento confermano che Piemove funziona e che abbiamo compiuto un’operazione innovativa, la prima di questo tipo in Italia, davvero capace di saldare insieme diritto allo studio, politiche giovanili e tutela dell’ambiente», evidenzia il presidente della Regione Alberto Cirio con il vicepresidente con delega al diritto allo studio universitario Elena Chiorino e gli assessori ai Trasporti Marco Gabusi e all’ambiente Matteo Marnati. «Con Piemove il Piemonte e i suoi atenei diventano sempre di più attrattivi e accoglienti per chi li sceglie per il proprio percorso accademico e formativo. Unendo mobilità sostenibile, diritto allo studio e tutela ambientale la misura guarda al futuro, perché spinge i più giovani a scegliere il trasporto pubblico per i propri spostamenti in città».
«La grande partecipazione della provincia di Cuneo dimostra quanto il territorio creda nella mobilità sostenibile e nell’opportunità di rendere più semplice e accessibile lo spostamento degli studenti», sottolineano gli assessori del territorio Marco Gallo e Paolo Bongioanni. «Piemove è una misura concreta che aiuta le famiglie, sostiene i giovani e contribuisce a collegare in modo moderno un territorio vasto come il nostro, fatto di città universitarie ma anche di tanti piccoli centri che ogni giorno investono in istruzione e futuro».
La rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi, quello del Politecnico Stefano Corgnati e il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Menico Rizzi ribadiscono che Piemove è «uno strumento concreto per agevolare gli spostamenti e ridurre l’impatto ambientale, unendo università, istituzioni e studenti in un progetto comune che oggi conferma un indice di gradimento molto alto da parte degli studenti».
A questi obiettivi contribuisce in modo determinante anche il sostegno delle fondazioni bancarie. Il presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli, sottolinea come «Piemove rappresenti un esempio virtuoso di cooperazione tra istituzioni, università e sistema filantropico riuscito a fare breccia nei ragazzi, che hanno risposto positivamente cogliendo un’opportunità importante che mette insieme il diritto ad una mobilità sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e il diritto a studiare negli atenei piemontesi».
La presidente della fondazione Crt, Anna Maria Poggi, sottolinea che «Piemove rappresenta un segno tangibile di attenzione verso la sostenibilità, la coesione e la responsabilità condivisa e la crescita costante delle adesioni conferma la forza di questa visione comune tra Regione, Atenei e popolazione studentesca: costruire insieme un territorio più accessibile, più equo e più aperto al mondo».
Intanto la Regione sta proseguendo i colloqui con Conservatori, Accademie e altre realtà accademiche dei Comuni capoluogo, che hanno manifestato la volontà di aderire a Piemove: i relativi protocolli saranno firmati entro fine anno, così che gli studenti possano usufruire della misura da gennaio 2026.
