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A Cuneo una mostra dedicata a Nuto Revelli e alle donne dell’“Anello forte”

Le fotografie di Bruno Murialdo raccontano quaranta anni di memoria femminile e mondo contadino

A Cuneo una mostra dedicata a Nuto Revelli e alle donne dell’“Anello forte”

CULTURA Sabato 15 novembre, alle 16.30, in piazza Virginio a Cuneo sarà inaugurata la mostra “Immagini dell’Anello forte: la donna e il mondo contadino”, con fotografie di Bruno Murialdo esposte sotto la tettoia dell’area mercatale e visitabili liberamente fino al 3 dicembre 2025. L’allestimento è realizzato con il Comune di Cuneo, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e il supporto del Liceo E. De Amicis di Cuneo e de La Stampa.

La mostra presenta ventidue scatti in bianco e nero che ritraggono le testimoni femminili dell’“Anello forte”, fotografate da Bruno Murialdo mentre accompagnava lo scrittore e partigiano cuneese Nuto Revelli durante le sue interviste. L’esposizione celebra il quarantesimo anniversario della pubblicazione di L’anello forte. La donna, storie di vita contadina, uscito nel 1985 per Einaudi e recentemente riproposto dallo stesso editore con un intervento di Antonella Tarpino e una postfazione di Anna Rossi Doria.

Nel volume, Nuto Revelli raccolse 260 testimonianze di donne di ogni età – sessanta delle quali provenienti dal Sud Italia – che abitavano le zone rurali del Cuneese negli anni ’70 e ’80, territori segnati dallo spopolamento e da radicali trasformazioni sociali. Furono sei anni di incontri e ascolto, durante i quali le donne raccontarono per la prima volta le loro esperienze: la guerra, la povertà, il lavoro nei campi, la maternità, le difficoltà dei ruoli di genere, le tradizioni popolari, la dimensione del corpo e perfino la magia. Un affresco corale, potente e finora unico, che restituì voce a chi fino ad allora non ne aveva avuta.

La mostra sarà arricchita dal commento audio realizzato dagli studenti e dalle studentesse del Liceo E. De Amicis, che hanno lavorato per entrare in dialogo con le testimoni ritratte, offrendo uno sguardo contemporaneo alle loro storie.

Ingresso libero.

Redazione

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