di Sara Canta
LA GIORNATA MONDIALE – L’infanzia è un mondo che spesso resta lontano dai riflettori, dalle decisioni e dai proclami. I bambini custodiscono il futuro, ma anche fragilità: sono sensibili alla violenza e attenti alle ingiustizie e alle disuguaglianze. Per tale motivo, è importante rivolgere loro attenzioni e cura costanti e non solo in occasione della Giornata mondiale per l’infanzia e l’adolescenza che ricorre il 20 novembre.
Un tema centrale: la situazione demografica
Uno dei principali temi che interessano bambini e adolescenti è di tipo demografico. Secondo i dati presenti nel Bollettino epidemiologico pubblicato dall’Asl Cn2 a inizio anno, in Piemonte l’invecchiamento della popolazione è evidenziato dalla progressione dall’indice di vecchiaia che nel 2013 era pari a 187 e dieci anni più tardi era aumentato di 45 punti. In altri termini nel 2013 ogni 100 giovani (0-14 anni) si contavano 187 ultra 65enni, mentre nel 2023 ogni 100 giovani c’erano 232 over 65.
La composizione per età della popolazione
Nel dettaglio, la popolazione generale residente in Piemonte per l’11,5 per cento si trova nella fascia di età 0-14 anni, un totale di circa 487mila persone. La popolazione dei residenti stranieri è decisamente più giovane: il 17,5 per cento è formata da 0-14enni.
Effetti del calo della natalità sul sistema scolastico
Come spiegano i ricercatori: «Il calo della natalità generale, inclusa quella fra le popolazioni di stranieri residenti, avrà effetto a breve termine sulla dimensione delle future popolazioni scolastiche. Infatti, per quanto gli studenti stranieri siano complessivamente il 15 per cento della popolazione scolastica, questo non è in grado di compensare l’effetto della riduzione negli ultimi anni dei nuovi nati».
La situazione nel territorio dell’Asl Alba-Bra
Per quanto riguarda il territorio dell’Asl Alba-Bra, emerge come a fine 2023 solo il 12,5 per cento della popolazione si trovi nella fascia di età 0-14 anni (circa 1 su 8). In sostanza, su un totale di circa 170mila persone oltre 21mila (di cui 12mila nel distretto di Alba, 9mila a Bra) hanno questa età. Altri 8mila hanno tra i 15 e i 19 anni. Sempre nello stesso territorio, gli stranieri residenti con età compresa tra gli 0 e i 14 anni sono circa 3.200.
Le ricadute sulle scuole del territorio
I ricercatori spiegano che il calo della natalità nel territorio della Cn2 è più contenuto di quello osservato per l’intera regione, tuttavia mostra i medesimi effetti sulle popolazioni scolastiche. Per quanto riguarda gli studenti stranieri sono tra il 10 e il 14 per cento nella scuola secondaria e tra il 14 e il 17,5 per cento (cioè quasi 1 su 6) nella scuola primaria materna e nido, questo non compensa l’effetto della riduzione dei nuovi nati: gli iscritti all’asilo sono sempre meno.
Uno scenario incerto per il futuro
L’aspetto demografico rappresenta un’incognita per l’avvenire: i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, che dovranno lavorare per prendersi cura, pagare le pensioni, gestire i servizi per i futuri anziani. Rimanendo in pochi, i giovani rischiano di ritrovarsi nei prossimi decenni a fronteggiare impossibili carichi di lavoro e richieste sociali.
