ALBA – Questa mattina, venerdì 21 novembre, fondazione Banca d’Alba, con il patrocinio della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, della diocesi di Alba e del Ministero della cultura, ha presentato la mostra “La Pietà di Michelangelo. Il calco. Dalla basilica vaticana ad Alba”, che sarà aperta al pubblico dal 22 novembre 2025 al 1° marzo 2026 nel palazzo Banca d’Alba, via Cavour 4, Alba.
L’esposizione offre al pubblico l’opportunità straordinaria di ammirare da vicino il calco della Pietà vaticana, riproduzione fedele del celebre capolavoro che Michelangelo Buonarroti scolpì tra il 1498 e il 1499, all’età di soli 23 anni. Il calco fu realizzato nel 1942, nel pieno del secondo conflitto mondiale, dallo scultore Francesco Mercatali, e si rivelò fondamentale per il restauro dell’opera originale dopo l’attentato del 1972.
Nel 550° anniversario della nascita di Michelangelo, la mostra rappresenta un’occasione unica per riscoprire la potenza espressiva e spirituale di una delle opere più amate al mondo, riportata ad Alba in una forma che ne restituisce fedelmente ogni dettaglio.
Un’esperienza per tutti
Dopo il successo della mostra La Madonna della Bocciata. Dalle Grotte vaticane ad Alba, la fondazione Banca d’Alba rinnova il proprio impegno nel rendere l’arte accessibile e inclusiva, proponendo un percorso di visita pensato per tutti: scuole, famiglie, soci, clienti e visitatori.
L’allestimento, ispirato ai principi del design for all, valorizza la possibilità di vivere l’esperienza artistica in modo autentico, partecipato e senza barriere.
Orari e informazioni
🕒 Orari di apertura: venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13 e 15-19
🎟️ Ingresso libero
Visite guidate per le scuole su prenotazione: 0173-65.93.77 eventi@bancadalba.it
Visite guidate per gruppi su prenotazione: 339-10.14.635 associazionecollineculture@gmail.com
Patrocinio e collaborazione
Il patrocinio e la collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano conferiscono al progetto un valore profondo, espressione di una visione comune volta alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e spirituale. Una cooperazione che testimonia come la cultura possa essere forza viva di coesione, capace di generare incontro, riflessione e senso di appartenenza.
