di Lino Ferrero
BRA – Domenica 30 novembre 2025, alle 10, la comunità dei Salesiani si riunirà per ricordare, con affetto e gratitudine, don Vincenzo Marrone, sacerdote salesiano e missionario instancabile: a 5 anni dalla sua morte, avvenuta il 29 novembre 2020, il suo esempio di vita continua a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato.

Don Vincenzo, braidese di adozione e missionario in Nigeria per oltre 35 anni, ha speso la sua vita al servizio della Chiesa e della congregazione salesiana. Era un uomo di fede profonda, un pastore che ha dedicato ogni giorno della sua vita a formare giovani, a costruire opere salesiane e a diffondere il messaggio di don Bosco nei luoghi più lontani e difficili del mondo. La sua passione per la missione e l’educazione ha toccato migliaia di persone, specialmente in Africa, dove ha fondato case salesiane, scuole, oratori e centri di formazione.
La chiamata alla missione in Nigeria
Nel 1980, la congregazione salesiana aveva avviato il Progetto Africa, un’iniziativa che mirava a rafforzare la presenza salesiana in alcune nazioni africane. La Nigeria, paese affidato all’Ispettoria di Torino, divenne la meta di don Vincenzo. «Se hai bisogno, conta su di me!», disse istintivamente a don Luigi Testa, allora ispettore del Piemonte, quando gli fu proposta la possibilità di partire per la missione in Nigeria. Tre mesi dopo, don Vincenzo si trovava a prepararsi in Irlanda per l’apprendimento della lingua inglese, fondamentale per la sua missione in terra africana.
Il 5 novembre 1982, don Vincenzo arrivò ad Akure, dove fondò la sua prima casa salesiana. Da lì iniziò un lungo e fruttuoso cammino che lo avrebbe portato a Ondo, Lagos e Ibadan, dove continuò la sua missione, diventando per tanti giovani un punto di riferimento, un padre affettuoso e guida spirituale. I giovani salesiani lo chiamavano our father, il nostro papà, un segno dell’affetto e del rispetto che nutrivano nei suoi confronti.
Un missionario instancabile
Nel 2014, a 75 anni, don Vincenzo fu inviato nel Nord della Nigeria, un’area segnala da conflitti e violenze a causa del gruppo terroristico Boko Haram. Nonostante le difficoltà e i pericoli, il suo amore per i giovani e la sua dedizione alla missione non vennero mai meno. Nel 2015, per motivi di salute, fu costretto a rientrare in Italia, ma la sua missione non era terminata. Nel 2018, all’età di 79 anni, don Vincenzo tornò in Nigeria per un periodo, come missionario a chiamata, per predicare gli esercizi spirituali ai suoi confratelli.
Il suo cuore rimase sempre legato alla Nigeria, dove si sentiva a casa, tra i giovani che aveva accompagnato nella fede e nella crescita umana. Nonostante la sua età avanzata, la sua energia e la sua passione per la missione non si erano affievolite.
L’ultima Messa e la scomparsa
Nel giorno di Tutti i santi del 2020, don Vincenzo celebrava la Messa con la solita dedizione e serenità. Durante la celebrazione, accusò un malore che lo portò a essere soccorso e successivamente ricoverato. Fu diagnosticato il Covid-19, ma nonostante le cure, la sua salute peggiorò rapidamente. Il 29 novembre, prima domenica di Avvento, don Vincenzo morì, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità dei Salesiani e tra tutti coloro che lo avevano conosciuto.
Il testamento spirituale di un missionario
Le parole che don Vincenzo scrisse pochi mesi prima della sua morte, nel marzo del 2020, possono essere considerate il suo testamento spirituale: «Sono missionario per dono di Dio, in una chiesa e una congregazione che mi hanno dato sempre ampi spazi e “croci”, ma che ho sempre amato; progetti superiori a me che mi hanno e mi entusiasmano ancora, perché sono progetti di Dio sempre nuovo e che rinnova la nostra giovinezza». La sua testimonianza di vita continua a ispirare e a nutrire la fede di tanti, a testimoniare come la passione per Dio e per i giovani non conosca età.
Un’eredità che vive nei giovani
Don Vincenzo Marrone è stato un vero padre e maestro per innumerevoli giovani, tanto in Italia quanto in Nigeria. La sua capacità di amare e di educare, la sua dedizione missionaria e il suo spirito di sacrificio sono i tratti distintivi che hanno reso unica la sua vita. La sua memoria è custodita non solo nei cuori dei suoi confratelli, ma anche nei tanti giovani che ha accompagnato nel cammino della fede e della vita.
A 5 anni dalla sua scomparsa, il ricordo di don Vincenzo è ancora vivo. Domenica 30 novembre, alle ore 10, la comunità dei Salesiani di Bra si riunirà per pregare per lui, per il missionario che ha dato tutta la sua vita al servizio di Dio e dei giovani. In questo anniversario, si ripercorrono i momenti più significativi della sua vita, ma anche la testimonianza che continua a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto.
Addio, Don Vincenzo. Sei andato a raggiungere la tua mamma Divina e il papà Aldo, ma la tua opera e il tuo amore per i giovani rimarranno per sempre tra noi.
