NEIVE – Santo Stefano Belbo sta per dire addio all’istituto comprensivo Cesare Pavese: la Commissione regionale che decide sul dimensionamento scolastico ha deliberato di sopprimere il Pavese e anche l’istituto comprensivo Beppe Fenoglio di Neive dando origine a una nuova entità, basata sulla loro unificazione con sede a Neive in quanto Istituto comprensivo con il maggior numero di alunni.
Accorpamenti necessari per centrare l’obiettivo del Pnrr
La sesta Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Paola Antonetto, ha espresso a maggioranza parere preventivo favorevole alla proposta di deliberazione che mira a integrare il Piano regionale di dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2026-27.
Il documento è stato presentato dalla vicepresidente Elena Chiorino e completa i 15 accorpamenti necessari per raggiungere l’obiettivo ministeriale del Pnrr.
«Poiché l’anno scolastico 2026-2027 è l’ultimo anno utile per il rispetto degli obiettivi assegnati – ha spiegato Chiorino – la Regione è riuscita a ottenere dal Ministero all’istruzione un differimento temporale di un mese, che scade il 30 novembre, per poter costituire una Commissione tecnica mista Regione-Ufficio scolastico regionale che ha preso in esame le 7 proposte non finalizzate dalla Città metropolitana di Torino e le 2 non finalizzate dalla Provincia di Cuneo».
Vedi sotto le decisioni prese, in precedenza, a fine ottobre.
Le ultime propose approvate riguardano:
- a Torino la soppressione della direzione didattica Allievo e l’unificazione con l’istituto comprensivo Frassati; la soppressione della direzione didattica Collodi e della scuola secondaria di I grado Calamandrei e l’unificazione di un nuovo Istituto comprensivo; la soppressione dell’Istituto di istruzione superiore Beccari e dell’istituto superiore Steiner con l’unificazione e l’istituzione di un nuovo Istituto di istruzione superiore; la soppressione dell’istituto di istruzione superiore Galilei Ferrari e l’unificazione con gli Istituti di istruzione superiore Majorana e Giolitti;
- la soppressione della direzione didattica Anna Frank di Leinì e la sua unificazione all’Istituto comprensivo di Leinì;
- la confluenza della succursale di Chivasso dall’Istituto di istruzione superiore Ubertini di Caluso e il suo accorpamento al liceo Newton di Chivasso e – contestualmente – la soppressione con unificazione degli Istituti superiori Ubertini e Martinetti di Caluso e l’istituzione di un nuovo Istituto con sede a Caluso;
- la confluenza dei punti di erogazione del servizio del Comune di Piscina, attualmente afferenti all’Istituto comprensivo Pinerolo IV nell’Istituto comprensivo di Airasca e contestuale soppressione con l’unificazione degli istituti Pinerolo III e Pinerolo IV, con l’istituzione di un nuovo Istituto comprensivo con sede in Pinerolo.
- la soppressione dell’istituto comprensivo di Revello, e dell’istituto comprensivo di Sanfront Paesana e la loro unificazione in un nuovo Istituto comprensivo con sede a Sanfront;
- la soppressione dell’istituto comprensivo Cesare Pavese, con sede a Santo Stefano Belbo, e dell’istituto comprensivo Beppe Fenoglio, con sede a Neive, e la loro unificazione con l’istituzione di un nuovo Istituto comprensivo con sede a Neive in quanto Istituto comprensivo con il maggior numero di alunni.
«Con questo atto – ha affermato Chiorino – la Regione ha ritenuto di assumersi la responsabilità di una decisione che né la Città metropolitana di Torino né la provincia di Cuneo hanno ritenuto di assumersi. Tengo a sottolineare che la riorganizzazione riguarda le sedi dei dirigenti scolastici, ovvero i presidi, e che per gli studenti e per le loro famiglie non cambierà nulla, dal momento che non si prevedono chiusure di istituti e le segreterie sono garantite rispetto ai Comuni in cui le scuole hanno sede».
Il dibattito in Commissione è stato aperto da Nadia Conticelli (Pd) che, dopo aver espresso apprezzamento per l’onestà politica dell’assessore, ha osservato che «la decrescita demografica non è certo imputabile alla Giunta, ma non si può per questo smantellare il sistema scolastico: alcuni accorpamenti non sembrano avere contiguità territoriale e, per quanto riguarda gli istituti superiori, assistiamo ad accorpamenti tra scuole con gli indirizzi più diversi».
Valentina Cera, intervenuta per Avs con Alice Ravinale, ha sottolineato che «gli accorpamenti sono operazioni che nessuno compie volentieri. Ed è doloroso il rischio che possa venire compromessa l’attenzione ai bisogni educativi».
Carlo Riva Vercellotti, intervenuto per Fdi con Davide Zappalà, ha stigmatizzato che «accusare la Regione di smantellamento del diritto allo studio è assai grave» e che «la carne viva dei temi legati all’istruzione non è tanto l’accorpamento dei dirigenti scolastici quanto l’offerta formativa».
Accorpamenti e ampliamenti anche ad Alba
In precedenza, nella riunione di fine ottobre, la sesta Commissione, approvato le 6 proposte di accorpamento giunte dalla Provincie rispetto alle 15 necessarie per raggiungere l’obiettivo ministeriale del Pnrr.
Dalla Granda, destinata a tagliare 5 presidenze, erano state avanzate le proposte di accorpamento
- dell’Itc Bonelli con il Bianchi-Virginio a Cuneo,
- degli istituti comprensivi di Bernezzo e Cervasca
- e quelli di Mussotto e Centro storico ad Alba.
La stessa seduta della Commissione aveva espresso parere favorevole per le richieste di ampliamento dell’offerta formativa che prevedono l’apertura dell’indirizzo liceo del Made in Italy al Leonardo da Vinci di Alba e agli istituti Delpozzo e Grandis di Cuneo e una sezione sportiva al liceo Galilei di Borgomanero, un indirizzo di studio di istituto tecnico in trasporti e logistica a Biella e un indirizzo di studio di istituto professionale in agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane all’istituto Pastore di Varallo (Vc).
Per quanto riguarda i percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello, è stato autorizzato l’indirizzo di studio professionale in servizi commerciali all’istituto Ferrero di Alba, da erogarsi presso la casa di reclusione Montalto. È stata autorizzata l’aggiunte del corso in arte plastico-pittorica all’indirizzo di studio arti figurative del liceo artistico Passoni di Torino.
