Crisi Barberis. Marello: si cerchi di contenere gli esuberi e aiutare i dipendenti in mobilità

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ALBA. Come anticipato da Gazzetta la scorsa settimana, l’impresa edile Aldo Barberis, per fronteggiare la crisi economica, ha deciso di mettere in mobilità una ventina dei circa sessanta dipendenti. Oggi pomeriggio, mercoledì 3 aprile, si è svolto un incontro tra la proprietà dell’azienda di costruzioni e il sindaco di Alba Maurizio Marello, che al nostro giornale ha dichiarato: «Come immaginavo, Aldo Barberis, titolare di questa impresa storica, si è dimostrato una persona molto responsabile e con a cuore i propri lavoratori. La ditta è riuscita fino a oggi a mantenere inalterato l’organico ma ora, a causa della pesante recessione, non è più in grado di mantenere quel numero di dipendenti e così, con grande sofferenza, è dovuto ricorrere alla soluzione della mobilità. La famiglia Barberis aveva pensato anche di ricorrere ai contratti di solidarietà ma questa strada si è rivelata impraticabile in quanto avrebbe impedito alla ditta di subappaltare lavori. Ho chiesto che si faccia il possibile per contenere il numero di dipendenti interessati da questo provvedimento, che spero possano diminuire rispetto ai 25-26 preventivati. Credo comunque che l’azienda, per salvaguardare il proprio futuro, non possa scendere al di sotto di 20 persone in mobilità, che verranno scelte secondo i criteri previsti dalla legge, i quali tengono conto dell’anzianità e del numero di persone a carico. Il Comune, insieme alla Barberis, verificherà le possibilità per ricollocare sul mercato del lavoro i dipendenti in mobilità». Domani, giovedì 4 aprile, i vertici dell’azienda incontreranno i sindacati.

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