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Un museo a cielo aperto

CORTEMILIA La capitale della nocciola diventa un museo a cielo aperto. Lo prevede il nuovo progetto dell’Amministrazione civica, che, col supporto di Regione e Associazione commercianti albesi, intende dare slancio alla riqualificazione del centro storico con un museo en plein air, grande quanto il concentrico, percorrendo il quale ci si potrà imbattere in varie aree tematiche, che svariano dalla religione all’enogastronomia, passando per la tradizione e il folklore.

Si partirà (sulla scia dell’iniziativa “Adotta una vetrina”) dalla valorizzazione del patrimonio esistente e, in particolare, della “sacra spina”, ovvero la spina della corona di Gesù, conservata a Cortemilia da secoli. Sotto i portici di borgo San Pantaleo, verranno installate 14 piastre in pietra che, attraverso testi e illustrazioni (curate dall’illustratore di Famiglia Cristiana Severino Baraldi), realizzate con la collaborazione dell’Accademia aleramica, racconteranno le gesta del crociato cortemiliese che, per il suo valore, venne premiato con la reliquia.

Se tutto andrà per il verso giusto, nel 2013, sotto i portici di borgo San Michele (per il cui restauro il Comune spera di poter accedere a risorse pubbliche), verrà certificato il titolo di “capitale della nocciola” attribuito a Cortemilia mediante l’installazione (attraverso il progetto dell’arte-studio “Letizia”) di pannelli, attrezzature, fotografie e tele tematiche che daranno vita a un percorso educativo di 10-14 tappe sulla “Tonda gentile”.

Un altro filone del piano si rifà alla definizione risalente agli inizi del ’900 che descriveva il paese della Valle Bormida come il “Périgord d’Italia”, ovvero come un territorio rinomato per la qualità dei suoi tartufi neri. Per questo, come ha spiegato il consigliere comunale ideatore del progetto Carlo Zarri, l’Amministrazione intende realizzare tra il 2013 e il 2014 un percorso educativo sul tartufo nero, con allestimenti e ambientazioni, compresi tra la nuova galleria di San Pantaleo e piazza Beppe Fenoglio.

Infine l’Amministrazione comunale vorrebbe rendere omaggio ai prodotti tipici dei terrazzamenti realizzando in piazza Oscar Molinari un percorso educativo, impreziosito da attrezzature d’epoca, capace di condurre i turisti alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali. Gli artigiani e i commercianti, mettendo in vendita queste eccellenze, avranno l’opportunità di comparire nella mappa del percorso museale. Nel concentrico potrebbero anche fare la loro comparsa sagome di San Francesco, del console Emilio e di “Nella di Cortemilia”, a disposizione dei visitatori per una foto ricordo.

Tutti gli allestimenti avranno carattere permanente e saranno visitabili in ogni momento dell’anno, senza bisogno di accompagnatori, perché i pannelli verranno tradotti anche in inglese.

Ha commentato l’assessore regionale William Casoni: «Si tratta di un’idea brillante, perfetta per sostenere l’economia locale, valorizzare le produzioni e attirare turisti in un periodo in cui le risorse a disposizione degli enti locali scarseggiano. Ho apprezzato anche il fatto che quello che nascerà sarà un museo dinamico e dai costi di manutenzione praticamente nulli».

Enrico Fonte

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