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Ferrero e Diageo, l’80% dei dipendenti in sciopero

ALBA Potrebbe passare alla storia la giornata di venerdì 22 gennaio che ha visto l’80 per cento dei dipendenti dello stabilimento Ferrero di Alba scioperare. Un’adesione così massiccia a uno sciopero non si era mai vista nella lunga storia del colosso dolciario.

ingresso stabilimento ferrero

A riportare la percentuale sono le sigle sindacali Fai/Cisl, Flai/Cgil e Uila/Uil, le quali riferiscono che negli ultimi giorni tantissimi lavoratori dell’industria alimentare cuneese hanno incrociato le braccia per quattro ore a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. In Italia l’adesione è stata del 95 per cento. Nel cuneese – secondo i sindacati – è stata dell’80 per cento presso le aziende Ferrero, Diageo e Nestlé, mentre alla San Bernardo e alla Colussi si è raggiunto il 90 per cento.

La mobilitazione proseguirà fino allo sciopero nazionale del 29 gennaio affinché «vengano riconosciute la piena esigibilità e l’estensione della contrattazione di secondo livello, il contratto nazionale rimanga autorità salariale e l’aumento salariale non venga bilanciato dalla cancellazione degli scatti di anzianità o dal congelamento del premio di produzione», affermano i segretari provinciali di Fai/Cisl, Flai/Cgil e Uila/Uil Franco Ferria, Andrea Basso e Alberto Battaglino.

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