Giorni indimenticabili ad Asti grazie alle penne nere

Giorni indimenticabili  ad Asti grazie alle penne nere

ASTI I pessimisti sono stati sconfitti. Quelli che alcuni giorni prima dell’Adunata sbuffavano immaginando difficoltà insormontabili per muoversi in città o per la paura di vedere cumuli di immondizia per le strade, alla fine hanno constatato che con il buon senso e la calma tutto è andato bene e ben vengano questi eventi che danno un po’ di brio alla città. Gli Alpini, con la sfilata dei 75mila e dei 216 cani, hanno emozionato tutti, con il pubblico rimasto fermo per ore ad ascoltare la musica e lo speaker che raccontava come davanti a un libro aperto le provenienze dei vari gruppi e gli aneddoti.

Giorni indimenticabili grazie alle penne nere

Anche i numeri danno lo spessore della manifestazione astigiana, che ha richiamato 600 giornalisti e fotografi accreditati. Nei giorni dell’Adunata sono stati cucinati 30 chilometri di salsiccia, 4mila hamburger, 15mila costine di maiale. Al pasta-party sono stati distribuiti 30 quintali di primi piatti, che vanno ad aggiungersi alle grandi quantità di cibo servito nei punti ristorazione che la Coldiretti stima in 3mila tagliate di carne bovina oltre a 2mila battute al coltello. Sono stati serviti 6mila litri di vino sfuso e 3mila bicchieri di Moscato. Sono state vendute 30mila bottiglie fra Barbera d’Asti e Arneis. Tutto questo senza contare quanto si è venduto nei locali astigiani, cui vanno aggiunti gli ettolitri di birra spillati. Impressionante il traffico ferroviario alla stazione di Asti, dove sono passati oltre 40mila utenti. Sulla torre Troyana sono salite 8mila persone per ammirare la città dall’alto.

In piazza Campo del Palio sono transitate 400mila persone; 250mila al villaggio gastronomico e oltre 140mila alla cittadella militare.

Paolo Cavaglià

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