SANITÀ La radioterapia? Ci sarà e sarà gestita in collaborazione con l’ospedale Santa Croce di Cuneo. L’emodinamica sulle 24 ore? Sì e sarà l’unica in provincia oltre a quella di Cuneo. Quanti saranno i posti letto? Tra 340 e 350. Ci sarà una clinica privata nell’ospedale di Verduno? No, ma l’Asl Cn2 è pronta a valutare forme di collaborazione con i medici al di fuori dell’orario di lavoro.
Il direttore generale dell’Asl Cn2 Danilo Bono risponde alle domande di una sala convegni dell’Associazione commercianti albesi gremita in ogni ordine di posto. A chiedere l’incontro, il Comitato promotore del nuovo ospedale Alba-Bra per dissipare i dubbi sorti nelle ultime settimane. Danilo Bono si presta per oltre due ore agli interrogativi della platea. Tra le novità introdotte dal direttore, alcune sono state particolarmente apprezzate dal personale sanitario.
«Saremo una tra le prime Asl del Piemonte a fare un calcolo ponderato del personale. Posso anticipare che i risultati ci fanno andare nella direzione non di tagli, ma di possibili nuove assunzioni. Fin da subito il mio obiettivo è stato migliorare la sinergia tra i reparti e penso che i primi risultati siano stati raggiunti», spiega il direttore generale, aggiungendo: «Vogliamo che Verduno diventi anche un polo d’innovazione, per questo stiamo prendendo accordi per attivare all’interno del nosocomio albese e braidese una scuola di specializzazione per tecnici di radioterapia e chemioterapia. Un’altra bella sfida è quella che intraprenderemo nella chirurgia robotica, ormai specializzata in urologia e ginecologia. Già oggi due chirurghi, due ginecologi e due urologi stanno frequentando corsi in Lombardia per essere in grado di operare con i robot all’interno dell’ospedale di Verduno. Sarà un progetto in cui credo particolarmente, con la testa sulle spalle, che non avrà particolari costi in quanto noleggeremo i robot necessari».
Marcello Pasquero
