ASTI Si è svolta venerdì 28, al Teatro Alfieri, l’assemblea degli azionisti di Banca di Asti chiamata a esprimersi, tra l’altro, sul bilancio. Il 2016 si è chiuso in maniera positiva per la banca astigiana e per le aziende del Gruppo: i numeri rappresentano una banca in buona salute, con elevati livelli di patrimonializzazione, in grado di raggiungere gli obiettivi economici prefissati, di produrre utili e di pagare il dividendo ai propri soci.
Nell’illustrare il bilancio 2016 il presidente Aldo Pia ha evidenziato come Banca di Asti abbia conseguito, nonostante una sensibile riduzione del costo del denaro, un utile netto pari a 19,5 milioni di euro, che salgono a 28 milioni se si escludono i contributi e gli oneri versati a sostegno dell’intero sistema bancario.
L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2016 e la distribuzione del dividendo: agli azionisti saranno riconosciuti 0,17 euro per ogni azione, per complessivi 10,2 milioni di euro distribuiti.
Come si è evoluta la Cassa di risparmio di Asti nel corso del tempo? Per analizzare il percorso di crescita dell’istituto bancario dal 2006 al 2016 occorre precisare che l’evoluzione è stata caratterizzata dall’acquisizione di Biver Banca nel 2012 e di Pitagora nel 2015. Pertanto i dati analizzati si riferiscono a Banca Cassa di risparmio di Asti fino al 2012 e al Gruppo Cassa di risparmio di Asti a partire dal 2013. A fine 2006 la Banca era presente con 113 punti sul territorio che sono diventati 325 a fine 2016, includendo sportelli bancari e agenzie Pitagora. Nel 2006 gli sportelli bancari di Cassa di risparmio di Asti erano in due regioni (Piemonte e Lombardia) e cinque province (Asti, Alessandria, Torino, Cuneo, Milano). A fine 2016 gli sportelli bancari sono presenti in 4 regioni (si sono aggiunte Valle d’Aosta e Liguria) e 13 province (alle 5 tradizionali si sono aggiunte Biella, Vercelli, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Monza-Brianza, Pavia, Aosta, Genova).
Il gruppo bancario oggi dà lavoro a 1.872 persone. Nel 2006 erano 865. Il piano di assunzioni degli ultimi anni ha portato all’ingresso di numerosi giovani che hanno dato nuovo impulso all’innovazione e alla crescita delle aziende del Gruppo bancario.
