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Il nuovo appello di Asava alla generosità dei cittadini

I 230 volontari albesi dell'Asava decidono di resistere 1

ASSOCIAZIONI Asava compie quarant’anni e vive un cambiamento epocale con il via, dal primo luglio, al processo di gestione dei servizi di trasporto in emergenza e non convenzionati in totale autonomia. Un passaggio non facile, reso ancor più complicato dalla mancanza di una sede, visto il definitivo tramontare dell’opzione di corso Bra e l’assenza, al momento, di un’alternativa valida.

«Stiamo cercando di risolvere il problema, ma non è semplice trovare una soluzione vicina al centro cittadino con un canone di locazione non troppo alto», spiegano i membri del direttivo, che aggiungono: «Entro fine anno finalizzeremo l’acquisto di un nuovo mezzo per il servizio di emergenza sanitaria 118, ma al momento la raccolta fondi avviata con Radio Alba non consente voli pindarici. Vogliamo fare del nostro meglio, sempre e solo con personale volontario, per questo confidiamo nell’aiuto delle istituzioni. L’invito è rivolto a tutti, la sede è sempre aperta, passate a trovarci per capire quanto può essere gratificante fare del bene».

Da sottolineare il gesto di solidarietà della famiglia di Pietro Corino, entrato in servizio nell’Asava nel 1981: «Con la donazione in memoria di Pietro, scomparso di recente, è stato possibile acquistare strumenti fondamentali per il servizio di emergenza (collari, ragni e altro). Prosegue un socio: «Siamo convinti che il processo che ha portato l’associazione ad affrontare in autonomia la sua attività toglierà nulla allo spirito dei volontari. Siamo orgogliosi di quanto fatto in questi quattro decenni e, nonostante le difficoltà affrontate, dell’importanza dei principi sui quali si fonda la nostra azione. La capacità di rinnovamento viene dai giovani e oggi più che mai ne abbiamo bisogno».

m.p

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