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Un botta e risposta al veleno nel Comune di Monticello

Un botta e risposta al veleno nel Comune di Monticello

MONTICELLO Distribuita in paese dalla minoranza una lettera aperta lunga ben quattro pagine
La mancanza di dialogo tra maggioranza e opposizione è sfociata in uno scontro aperto. O meglio in una lettera aperta che la capogruppo di minoranza Monica Settimo ha distribuito in paese, nella quale critica conti e attività dell’Amministrazione Artusio Comba.

Numeri e considerazioni ai quali la maggioranza ha risposto anche attraverso “controelenchi” sul foglio comunale Monticello notizie.
I nodi principali del dibattito sono opere pubbliche, tasse, servizio scuolabus. E se Settimo accusa di inerzia l’attuale Amministrazione che non avrebbe «realizzato alcuna opera pubblica in autonomia», perché «la ristrutturazione delle scuole medie (298mila euro) e la messa in sicurezza della scarpata in via Alba (200mila) sono il frutto di progetti pensati, approvati e finanziati con contributi reperiti dalla vecchia Amministrazione comunale», ovvero quando era lei a ricoprire la carica di sindaco, Artusio Comba ribatte: «Poco importa invocare la paternità del progetto scuola, se non si precisa che i fondi pervenuti nel 2014 erano insufficienti per ultimare l’opera (200mila euro a fronte di costi pari a 298mila), e che solo l’Amministrazione attuale ha ottenuto i fondi mancanti, utili a completarla».

L’accusa di inerzia nel ricercare contributi a fondo perduto – Settimo contestava che nella sua Amministrazione, il paese ricevette «quasi un milione di contributi da non restituire, che furono impegnati per eseguire opere per un valore complessivo di 2,5 milioni» – viene rispedita al mittente da Artusio Comba così: «Le cifre esposte dall’opposizione sono circa il doppio di quelle reali riguardo le opere e molto superiori per quanto riguarda i contributi. Inoltre, anche la nostra Amministrazione ne ha ottenuti».

Lo scuolabus della discordia

Netto lo scontro in merito al servizio di scuolabus, a cui si collegano le accuse circa la vendita del mezzo e la mancata sostituzione dell’autista cantoniere andato in pensione. Secondo Settimo il «costo del servizio scuolabus è passato da 1,5 euro a km a 3,10 euro» e, al contempo, «i km percorsi sarebbero diminuiti da 23mila a 20mila per la soppressione di alcune corse (tra cui le gite e quelle degli alunni delle superiori verso le frazioni)». Secondo Settimo quindi il servizio costerebbe circa 28mila euro in più all’anno, nonostante una diminuzione delle corse. Per Artusio Comba, invece, l’affidamento a terzi del servizio scuolabus ha generato un risparmio di «oltre 22mila euro, perché l’appalto scuolabus corrispondeva a 45mila euro, a cui ne andavano aggiunti altrettanti per le spese dell’autista dipendente, assicurazione e ammortamento».

Settimo muove critiche anche in merito alla gestione delle risorse umane: «Tra incarichi ai dipendenti di altri Comuni e aumenti di indennità varie si sono registrati nuovi costi per 55mila euro in tre anni». Inoltre, a detta di Settimo, la mancata sostituzione del personale andato in pensione (cantoniere e responsabile servizi demografici) o dimessosi (responsabile lavori pubblici), avrebbe generato «inevitabili disagi per l’utenza». Accuse a cui Artusio Comba ribatte: «Le spese per il personale sono diminuite dai 444 milioni del 2011 e 2013, a 382 nel 2015 e 378 nel 2016». E conclude aggiungendo: «Giunta e sindaco hanno rinunciato a compensi e gettoni di presenza, che in tre anni avrebbero superato ampiamente i 60mila euro».

E se le critiche e le risposte hanno poi spaziato dai mutui ai lavori al cimitero fino a quelli nella sala consiliare, di certo il dibattito proseguirà.

p.s.

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