ALBA L’incontro fissato dal presidente della quarta commissione Carlo Bo per mercoledì 28 novembre punta a dissipare i dubbi sulla proposta avanzata dalla cooperativa Alice, che ha chiesto di poter ospitare altre categorie di persone rispetto a quelle previste finora, in un nuovo spazio di 600 metri quadrati la cui realizzazione è stata autorizzata nel piano regolatore.
La cooperativa Alice in questa fase chiederebbe di superare la finalità iniziale dell’edificio di Mussotto, donato dalla benefattrice Pina Bevione per ospitare «persone svantaggiate, donne sole con minori, famiglie con anziani o malati», aggiornandolo al decreto regionale per il social housing, che allargherebbe di molto le categorie che potrebbero avere accesso alla struttura. In particolare, la cooperativa Alice vorrebbe poter ospitare giovani studenti fuori sede per chiedere loro un aiuto nel volontariato di tutti i giorni oltre ad altre categorie svantaggiate.
I capigruppo di Forza Italia Carlo Bo e di Per Alba Domenico Boeri promettono battaglia su questo punto perché a loro dire il cambio dei beneficiari per i locali donati dalla signora Bevione andrebbe contro le volontà della benefattrice. L’incontro di mercoledì 28 novembre dovrebbe sciogliere le riserve e far capire le intenzioni della cooperativa Alice. Tramonta l’ipotesi di inserire nella sesta variante al piano regolatore la richiesta, avanzata dalla ditta di Franco Miroglio, per modificare la destinazione d’uso di un’area di oltre 20mila metri quadrati – tra la sede della Tcn-Bianco e il nuovo distributore Conad – da industriale a commerciale, per la realizzazione di una nuova concessionaria e di locali commerciali. La palla passerà probabilmente alla prossima Amministrazione, rimanendo nel 2018, dopo quello del 30 novembre, solo un Consiglio il 18 dicembre, storicamente dedicato all’approvazione del bilancio di previsione.
L’altra richiesta degna di nota della variante è quella della Caraglio Fratelli che vorrebbe realizzare, nell’area del piano particolareggiato del 2006 a Mussotto, sei palazzi alti 17 metri. Il sindaco Maurizio Marello ha spiegato: «Nel 2006 venne autorizzata la costruzione di sei palazzi alti 21 metri, ora verrebbe realizzato un piano in meno e andrebbero a scomparire le metrature di esercizi commerciali inizialmente previste per circa 400 metri quadrati. Contemplato nel piano particolareggiato è che il privato realizzi la strada di collegamento diretto dai campi sportivi dell’impianto Renzo Saglietti fino a corso Canale, a servizio di tutti e non solo del complesso residenziale».
Nei disegni mostrati in commissione, è possibile notare la “sostenibilità” del progetto che punta a realizzare palazzi ricoperti di legno e circondati da alberi in modo da renderli perfettamente integrati nel contesto in cui andranno a essere inseriti. Rimane in progetto la realizzazione di un piano interrato di 4 metri, dove verranno realizzati i garage.
Su questo punto della variante, trattandosi di un miglioramento del progetto presentato nel 2006, non si dovrebbero registrare resistenze da parte dell’opposizione.
Marcello Pasquero
