ALBA I Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Torino, al termine di un’attività investigativa denominata Kristall coordinata dalla Procura di Asti, hanno recuperato cinque opere d’arte in cristallo, risalenti al XV e XVI secolo e di eccezionale valore storico-artistico, rubate l’8 febbraio 2000 al museo Kunstpalast, Glasmuseum Hentrich di Düsseldorf (Germania) con l’effrazione di una teca.
Dopo alcuni anni dal furto i responsabili del museo vengono contattati da chi è in possesso degli oggetti, che dopo scambi epistolari e telefonici fissano il riscatto a 200mila euro (nonostante gli oggetti fossero assicurati per 700mila euro) e impongono che lo scambio avvenga in Italia.
Così ai primi di luglio 2020 personale dell’Ambasciata tedesca incontra i responsabili del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e si organizza la trappola: fingere di accettare la richiesta per portare i ricettatori allo scoperto per poi catturarli; intanto dalla Germania arriva anche un ordine europeo d’indagine diretto a identificare gli autori dell’estorsione.
La trappola si appresta a scattare e la zona indicata per lo scambio si trova in Piemonte al confine con la Liguria. Con le indicazioni fornite dalla polizia tedesca, i Carabinieri del nucleo piemontese avviano le indagini riuscendo, grazie anche alla conoscenza del territorio delle stazioni Carabinieri di Dego e Cortemilia a individuare, quale principale artefice, un cittadino tedesco da anni dimorante a Gorzegno e noto in paese come “l’avvocato”, per la sua abitudine di presentarsi in pubblico come esperto di diritto.
La definitiva richiesta di pagamento porta all’organizzazione di un incontro per effettuare lo scambio in un hotel del centro di Alba che viene imbottito di telecamere, microfoni e Carabinieri del Raggruppamento operativo speciale che si infiltrano tra i clienti e il personale. L’”avvocato” viene osservato sin da quando esce di casa con due grosse borse e viene pedinato verso il luogo dello scambio.
Durante l’incontro, dopo che il responsabile del museo ha verificato l’autenticità delle opere, i Carabinieri intervengono arrestando il responsabile con una sua complice e recuperando l’intera refurtiva. Nel corso delle perquisizioni si rinviene un altro importante oggetto in cristallo, di dubbia provenienza, sul quale saranno condotti ulteriori accertamenti.
Gli arrestati, un uomo di sessantasette anni e una donna di sessantatré, entrambi di origine tedesca, incensurati e dimoranti in una masseria di Dego, sono condotti presso le case circondariali di Asti (l’uomo) e Torino (la donna).
Gli oggetti artistici recuperati, assicurati per un valore economico di 700 mila euro, sono ora custoditi a disposizione dell’autorità giudiziaria dai Carabinieri del Nucleo di Torino, in attesa della formale restituzione alle istituzioni tedesche.
