ASTI Ad attirare l’attenzione delle fiamme gialle erano stati flussi di denaro sospetti sui conti dell’azienda agricola che l’uomo, un astigiano, possiede assieme a una società attiva nel territorio provinciale: in breve gli uomini della Guardia di finanza di Asti hanno però scoperto che quel giro di fatturazioni e assegni serviva per pagare agli usurai un prestito da 100mila euro.
Il tasso di interesse applicato, secondo i riscontri eseguiti, si attestava al 400%: un elemento che, assieme agli altri raccolti nel corso dei pedinamenti, iniziati a febbraio, ha portato al deferimento di otto estorsori. Per cinque di loro i magistrati del Tribunale di Asti hanno disposto il fermo: si tratta di italiani di età compresa fra i 31 e i 58 anni, tutti residenti in provincia di Torino; uno di loro è stato arrestato ad Albenga, nel campeggio dove stava passando le vacanze.
L’imprenditore è stato sottoposto, a scopo cautelare, nel corso dell’indagine a sorveglianza: nel corso delle 14 perquisizioni eseguite fra Villanova d’Asti e Moncalieri, dove si trovano le abitazioni dei deferiti, sono stati trovati, assieme a 6.500 euro in contanti, oggetti utili a convincere, con la violenza, le vittime a pagare. Addirittura un camion frigo, sequestrato dai baschi verdi, era stato rubato dalla banda e trattenuto come acconto per gli ulteriori versamenti. Controlli e perquisizioni hanno interessato anche sedi e abitazioni delle altre potenziali vittime del gruppo.
Davide Gallesio
