Buoni postali: due risparmiatrici recuperano 86mila euro

Bonus Piemonte: già erogati 7,5 milioni di euro nella sola giornata di oggi

ALBA L’Arbitro bancario ha sancito il diritto di due risparmiatrici albesi, cointestatarie di due buoni fruttiferi postali, a riscuotere gli importi riportati nella tabella posta nel retro dei buoni, pari a oltre 71mila euro ciascuno, e non gli importi inferiori riconosciuti da Poste, invece pari a soli 28mila euro.
Le risparmiatrici, titolari di due buoni della serie O/P emessi nel 1989, si erano viste respingere le proprie richieste di riconoscimento degli interessi riportati nel retro dei medesimi a causa di una modifica dei rendimenti avvenuta nel 1986, prima della loro sottoscrizione, e di un timbro che Poste aveva apposto sopra la tabella con i rendimenti dei buoni.
La decisione del Collegio di Torino ha affermato la prevalenza di quanto riportato sul buono fruttifero, rispetto alle modifiche apportate con decreto ministeriale in epoca antecedente alla sottoscrizione dello stesso.
Con questo provvedimento Poste italiane è stata condannata a rimborsare alle risparmiatrici – assistite dall’avvocato braidese Alberto Rizzo, specializzato in diritto bancario e postale – gli interessi previsti dalla serie P per i primi venti anni e i rendimenti della serie O, previsti sui buoni per gli ultimi dieci anni di validità dei titoli.
Si tratta di un’importante decisione per migliaia di titolari di buoni postali. «È opportuno che ogni persona in possesso di un buono emesso dopo il giugno 1986 faccia esaminare lo stesso, per capire se ha diritto a farsi corrispondere un importo maggiore e ciò, anche se il buono è già stato incassato», dichiara Alberto Rizzo.

r.d.b.

Banner Gazzetta d'Alba