CUNEO «Come da notizie riportate da fonti di stampa francesi e confermate da una serie di scambi di informazioni informali con le autorità del posto, il Comune di Barcellonette sarebbe intenzionato a introdurre dal primo dicembre il divieto di circolazione per i mezzi pesanti superiori alle 19 tonnellate sul suo territorio, continuazione della statale 21 del Colle della Maddalena. Se davvero entrasse in vigore, sarebbe l’ennesimo duro colpo non solo all’autotrasporto, ma a tutto il mondo produttivo cuneese, che si troverebbe privo anche dell’unico sbocco rimasto per lo scambio di merci con il territorio francese». Così il presidente di Astra Cuneo, Diego Pasero, commenta la possibile ordinanza che vieterebbe il transito dei camion che valicano il colle.
Alla base della richiesta del Comune francese di Barcellonette ci sarebbe una diatriba tra l’ente stesso e il Dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza su chi debba accollarsi le spese di manutenzione di un tratto di circa 3 chilometri di strada, che in territorio francese non è di competenza statale come in Italia, ma dipartimentale. Inoltre, a queste motivazioni si sommano le rimostranze di una parte della popolazione contraria al passaggio dei mezzi pesanti, anche se il transito non avviene nel centro abitato, ma su un percorso esterno. Dal 2003 è tuttavia già in vigore, solo sul versante francese, un’ordinanza del Dipartimento di divieto di passaggio ai mezzi oltre le 26 tonnellate. Tale divieto prevede però una serie di deroghe per il trasporto locale e le aziende con sede sociale o locale tecnico situati in una fascia di comuni della provincia di Cuneo e del Dipartimento francese.
«Considerati gli effetti trasversali che un tale, per ora paventato, divieto avrebbe su tutti i comparti produttivi, abbiamo inviato una lettera alla Camera di commercio di Cuneo invitandola a stabilire un contatto con l’omologo ente camerale delle Alpi dell’Alta Provenza per scongiurare un simile provvedimento», dichiara Enrico Carpani, vicepresidente dell’Associazione trasportatori Cuneo e consigliere della Camera di commercio. «Parallelamente abbiamo richiesto un incontro urgente con il prefetto Fabrizia Triolo per avviare un costruttivo e collaborativo dialogo tra istituzioni italiane e francesi e giungere a una soluzione che rispetti i diritti di tutti i soggetti coinvolti. Il precedente dei divieti in Valle Roja, purtroppo, rischia di materializzarsi un’altra volta e non lo possiamo accettare. Altrimenti, significherebbe l’isolamento totale della provincia di Cuneo e il declino dei suoi interscambi economici con la Francia e con altri importanti nazioni europee, sbocco naturale dei nostri prodotti», ha concluso Diego Pasero.
