BRA La pandemia e i ripetuti lockdown continuano a colpire duramente la nostra economia. Il Comune di Bra cerca quindi di aiutare le imprese del territorio (così come già avvenuto nel 2020) posticipando al 30 settembre la prima rata delle imposte comunali.
Raffaele Grillo, dirigente della ripartizione finanziaria: «La tassa rifiuti (Tari) e il nuovo canone unico patrimoniale, che raggruppa da inizio anno i prelievi sull’occupazione del suolo pubblico e sulla pubblicità, slittano al 30 settembre, senza l’applicazione di sanzioni e interessi; anche l’acconto Imu (la cui scadenza di legge è il 16 giugno), per coloro che si trovassero in difficoltà economiche a seguito della pandemia, si può spostare, giustificando la situazione con una dichiarazione al Comune».
Le misure disegnano un nuovo calendario per le imposte locali, che prevedono i pagamenti della tassa rifiuti dilazionati tra il 30 settembre e il 16 dicembre, mentre quelli del canone patrimoniale il 30 settembre e 30 novembre. La decisione è stata illustrata giovedì scorso ai rappresentanti delle associazioni delle categorie produttive, nel corso dei lavori del Tavolo di rilancio per le attività economiche, il gruppo di lavoro costituito dal sindaco Gianni Fogliato. Che commenta: «Abbiamo accolto la proposta del prefetto di Cuneo, Fabrizia Triolo, che ha invitato i Comuni della Granda a sostenere il sistema delle imprese. Questo è solo un primo passo, in attesa di poter utilizzare i fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione del 2020».
Un altro intervento a favore del mondo produttivo messo in piedi dal Comune prevede che fino al 30 aprile sia possibile presentare le domande di contributo finanziato dal fondo compensativo per le imposte locali 2020 (con una dotazione di 120mila euro), istituito allo scopo di ridurre l’impatto delle imposte cittadine sulle aziende.
v.m.
