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L’Ocr (Obstacle course race, letteralmente «gara su tracciato a ostacoli») è uno sport sviluppato da allenamenti di tipo militare. Regolamentato dagli anni Ottanta, ha iniziato a ottenere successo e visibilità negli Stati Uniti. Alla corsa su percorsi misti unisce il superamento di ostacoli naturali (laghi, fiumi) e artificiali, includendo prove di agilità, equilibrio, forza e resistenza. Gli atleti devono arrampicarsi, scavalcare muri e trasportare pesi.
La Federazione italiana Ocr riunisce le associazioni sportive che si occupano della diffusione e dello sviluppo della disciplina. Il rodellese Massimo Giacone, 34 anni, pratica l’Ocr dal 2018. L’inizio è stato casuale: «Ho trovato la pubblicità di un evento su Internet e mi sono incuriosito. Mi ha attratto il fatto che non fosse la solita corsa, bensì una gara in cui affrontare varie prove fisiche. In seguito è sorta in me la voglia di competere, principalmente per superare i miei limiti».
«Il livello degli atleti italiani è molto buono. Io stesso punto agli Europei del prossimo anno» dice Giacone
Lo sport, in Italia, è ancora in via di sviluppo, tuttavia, secondo Giacone, «il livello degli atleti italiani è molto buono. Riusciamo a difenderci anche con chi ha più esperienza. Io stesso, pur consapevole di aver iniziato troppo avanti con gli anni, punto a qualificarmi agli Europei del 2022, che si svolgeranno proprio nel nostro Paese».
Essendo diffuso da poco, per l’Ocr mancano dati statistici relativi all’età di massimo rendimento. Continua il rodellese: «In futuro, con l’ingresso di nuove leve, avremo un quadro più preciso. A chi volesse avvicinarsi all’Ocr, consiglio semplicemente di buttarsi. Esistono prove non competitive, dove prevale lo spirito goliardico, ideali per iniziare senza stress».
Giacone si allena all’Rx obstacle park di Carrù. Spiega il suo preparatore atletico, l’albese Roberto Menicucci: «Per ottenere buoni risultati bisogna allenare sia la resistenza sia la forza muscolare. Alle sessioni di corsa si alternano il sollevamento pesi e gli esercizi propedeutici. Inoltre, è fondamentale avere una buona tecnica per non incorrere in penalità. Competere, infine, è il miglior allenamento che ci sia».
La prima prova ufficiale del 2021 si è svolta domenica 16 maggio al Colle del Lys. Su un centinaio di partecipanti, il rodellese è giunto 28esimo in classifica generale, al quarto posto nella categoria dai 30 ai 34 anni. Il prossimo impegno sarà domenica 23 alla Braveheart cup di Chieri. La prova consisterà in un tracciato “sprint”, caratterizzato da una distanza minore e più intensa rispetto alle gare classiche.
Davide Barile
