BRA Cresce la devozione mariana in città, anche la frazione Falchetto, che fa parte della parrocchia di Madonna del Pilone-Boschetto ha il suo Rosario nel mese di maggio, ogni sera alle 20.30 al Pilonetto, ovvero alla capella della Madonna della neve restaurata. In origine si trattava di un piccolo pilone votivo, forse di età medievale, che nel Seicento venne rinchiuso in una cappella. È intitolata a Santa Maria della neve raffigurata in un affresco di autore ignoto che serve da piccolo altare.
Alla domenica il Rosario è recitato davanti a una nicchia costruita da Nino Ternavasio nel mezzo della frazione, dove sorge il peso. A Falchetto la Mosse domenicale e quella feriale del mercoledì sera (maggio e giugno alle 20.30 poi alle 21) viene celebrata nella bocciofila da quando sono iniziati i lavori di ristrutturazione della chiesa. Crocifisso, altare e tabernacolo sono stati trasportati provvisoriamente dalla parrocchiale così le celebrazioni sono possibili e molto partecipate.
Quella di Falchetto è una la realtà ecclesiale ben radicata, solida grazie all’ex parroco della frazione, don Filippo Barbero, che mettendo in pratica il Concilio Vaticano II «I laici […] possono anche sentirsi chiamati o essere chiamati a collaborare con i loro Pastori nel servizio della comunità ecclesiale, per la crescita e la vitalità della medesima, esercitando ministeri diversissimi, secondo la grazia e i carismi che il Signore vorrà loro dispensare» (Gaudium et Spes) aveva affidato ai laici grande spazio per la pastorale, tanto è che la parrocchia, che oggi ha come parroco don Giuseppe Brunato di Cavallermaggiore è viva, funzionante e soprattutto non manca di alcun servizio per la gente del posto (eucarestia ai malati, apertura della chiesa, catechesi).
Lino Ferrero
