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Droga nascosta nei campi attorno a Cuneo: arrestati due piastrellisti

Cani abbandonati sul balcone, proprietario denunciato

CUNEO Campi e boschi nei Comuni di Pianfei, Peveragno, Morozzo ma anche appezzamenti in frazione Trucchi – alle porte della città – e un’area nel parco fluviale Gesso e Stura, nei pressi del viadotto Sarti: sono solo alcuni dei luoghi utilizzati come nascondigli per la cocaina, riposta in barattoli e interrata, da due pusher, un albanese di 40 anni e un italiano di 21 residente a Beinette, arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Cuneo, nei giorni scorsi e denunciati per spaccio di stupefacenti a conclusione dell’operazione denominata Fantabosco.

A mettere gli agenti sulle tracce dei due, un episodio avvenuto la notte del 6 marzo 2021, nel pieno del secondo lockdown: un’auto aveva eluso i controlli di una volante della Polizia, speronandola prima di darsi alla fuga. Spiega il commissario Pietro Nen, a capo della Mobile: «Il giorno dopo avevamo individuato un uomo di nazionalità albanese, proprietario della vettura, perquisito la sua abitazione, trovando 12 grammi di cocaina e un bilancino e lo avevamo denunciato. Dall’analisi del suo cellulare siamo risaliti al canale di approvvigionamento». In seguito a quell’indagine vennero denunciate anche due altre persone, due trentenni.

Scandagliando le comunicazione del cellulare gli agenti sono risaliti a due persone, due piastrellisti «che nei ritagli di tempo o quando avevano poco lavoro, raggiungevano con un furgone i luoghi di occultamento, e confezionavano le dosi da vendere». Seguendone gli spostamenti i poliziotti hanno sequestrato, in quattro riprese, 3 etti di cocaina purissima, «con un tenore di principio attivo attorno al 90 per cento», prosegue Nen. Se smerciato avrebbe fruttato ai due 40mila euro, perché «di solito la cocaina spacciata contiene non più del 45 per cento di principio attivo. Mescolandola ad altre sostanze avrebbero avuto a disposizione 6 etti di prodotto, venduto a 70 euro il grammo».

Davide Gallesio

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