ALBA Si ripropone, con particolare gravità, il problema della proliferazione incontrollata degli animali selvatici e in particolar modo dei cinghiali.
Il tema interessa le campagne e le aree periferiche della stessa Alba. Mussotto, fra i comitati di quartiere, si è dimostrato fra i più attivi nella segnalazione di pericoli e danni dovuti alla crescita sostenuta della fauna.
Spiega il presidente di comitato Giovanni Lano: «Non possiamo nascondere la preoccupazione per i continui incontri ravvicinati con i cinghiali. Come tutti sanno, soprattutto durante la fase riproduttiva, si tratta di animali che possono rappresentare un pericolo per l’incolumità delle persone e la sicurezza stradale».
Il crescente numero di esemplari determina lo spostamento dei cinghiali verso le zone abitate, alla ricerca di cibo. Una diversa gestione del fenomeno, come richiesto invano a Mussotto da tempo, consentirebbe agli stessi animali selvatici una migliore esistenza.
«Sono state fatte tante belle parole in questi anni», prosegue Lano. «Si è ben lontani dall’implementazione di una risposta efficace e di lungo periodo. Nella nostra zona di ripopolamento e cattura Torre e Valletta la situazione è davvero critica. C’è chi pensa a recintare le strade a più alta percorrenza, interessate dall’attraversamento dei cinghiali; chi propone, in alternativa, di creare percorsi protetti e sottopassi. Intanto il fenomeno si evolve e crea problemi di convivenza tra esseri umani e animali».
L’ordinanza del sindaco Carlo Bo
In risposta alle segnalazioni il sindaco Carlo Bo ha firmato un’ordinanza che autorizza, per i prossimi due mesi, interventi settimanali mirati all’abbattimento di cinghiali sul territorio comunale.
Le azioni saranno coordinate dalla Polizia locale, da una squadra dell’Atc Cn4, dal gruppo forestale dei Carabinieri e dal servizio di vigilanza faunistico ambientale della Provincia.
Lo scopo delle azioni che in via straordinaria saranno intraprese nelle prossime settimane, come si legge nel testo, è quello di «prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica, nonché per la sicurezza della circolazione stradale».
Il documento spiega che gli interventi si rendono necessari vista l’accresciuta propensione dei cinghiali ad avvicinarsi alle abitazioni, oltre a riconoscere i danni procurati alle coltivazioni.
Tra le cause della proliferazione viene indicato anche il blocco della regolare attività venatoria ferma a causa del Covid-19.
al.de.
