Servizi educativi 0-6 anni, cresce il ruolo dei Comuni

Servizi educativi 0-6 anni, cresce il ruolo dei Comuni
(Immagine scaricata dal siro del Consiglio Regionale del Piemonte)

SERVIZI EDUCATIVI Dopo 50 anni, il disegno di legge regionale “Disciplina dei servizi educativi per l’infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni” rimette mano alla legislazione in materia, per adeguarla ai tempi: in una congiunta Quarta e Sesta, l’assessore all’Istruzione ha illustrato principi generali e obiettivi del Ddl, che pone al centro i bisogni del bambino e della famiglia e riserva un’attenzione particolare ai servizi integrativi.

Tra le novità del provvedimento, come è stato sottolineato anche dagli uffici, un ruolo più attivo della Regione nella formazione degli educatori, il lavoro in rete dei coordinamenti pedagogici e i poli dell’infanzia per avvicinare il mondo 0-3 anni a quello 3-6 in un’ottica di sistema integrato, sia in termini di strutture fisiche che di condivisione di buone pratiche. Cambierà anche il ruolo dei Comuni, che saranno maggiormente coinvolti nella fase attuativa della legge.

Le consultazioni on line si chiuderanno il 26 maggio, entro il 2 giugno sarà possibile svolgere approfondimenti in presenza con alcuni soggetti. La commissione ha inoltre nominato i relatori della legge: un esponente del gruppo Lega per la maggioranza, e i capigruppo di Luv, Moderati e Unione Popolare.

Voucher scuola 2023/24, si potranno utilizzare entro aprile.

I voucher scolastici per l’anno 2023/24 potranno essere utilizzati entro il 30 aprile 2024. Cambia dunque la data di scadenza per la fruizione, anticipata di due mesi rispetto allo scorso anno, ma non l’impianto del provvedimento – come ha spiegato l’assessore – che definisce i criteri dei bandi per assegnare le risorse, su cui la commissione Istruzione ha dato parere favorevole.
18,8 milioni le risorse da distribuire: 4,4 milioni sono destinati al voucher per “iscrizione e frequenza”, 6,7 verranno assegnati mediante il bando “libri di testo, piano dell’offerta formativa e trasporti” e 7,2 milioni sono il contributo statale trasferito dal Miur per libri di testo, un milione in più rispetto allo scorso anno.

Il gruppo Pd ha posto il tema della scarsa copertura per libri di testo, offerta formativa e trasporti a fronte delle richieste (lo scorso anno circa 20mila su 90) e della soglia Isee dei 26 mila euro, rispetto alla quale, è stato ricordato, lo scorso anno l’assessore aveva chiesto l’intervento del ministero.

 

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