MONTEU ROERO La Prefettura di Cuneo, in ottemperanza alla legge Severino, ha sospeso dalle sue funzioni il sindaco Michele Sandri. Il provvedimento giunge a seguito della condanna penale pronunciata nei suoi confronti dal Tribunale di Asti. Sandri è stato riconosciuto colpevole dei reati di peculato, calunnia e simulazione di reato e condannato a quattro anni. Insieme a lui era imputato Mario Bordone, cantoniere del Comune, per il quale la pena è di due anni e otto mesi.
La vicenda risale al gennaio del 2020, quando il primo cittadino aveva chiesto l’intervento delle Forze dell’ordine denunciando una rapina. Ai Carabinieri aveva raccontato di essere stato sorpreso da uno sconosciuto armato di pistola, nei pressi del municipio. Il malvivente lo aveva costretto a entrare negli uffici e a consegnare 3.200 euro in contanti, custoditi nel fondo cassa comunale. A questo si aggiungeva il furto di due pistole in uso agli agenti di Polizia locale che, sempre secondo il sindaco, sarebbe avvenuto nottetempo, in precedenza.
Tutto falso, secondo la procura e il giudice di prima istanza. Il pm Laura Deodato sostiene che l’intera storia sia stata inventata da Sandri e dal cantoniere. L’obiettivo sarebbe stato quello di colpire una dipendente comunale, accusandola di aver aiutato i malviventi: a questo scopo, il sindaco avrebbe finto di ritrovare un foglietto con i codici del sistema di allarme in un cestino, sotto la postazione dell’impiegata. Le pistole, con una delle quali sarebbe stato sparato un colpo in aria per simulare la rapina, non sono mai state ritrovate. Il 49enne Michele Sandri, imprenditore immobiliare nel ramo turistico, è sindaco di Monteu Roero dal 2009. Rieletto per tre mandati successivi dai concittadini, nel 2019 era stato anche candidato alle elezioni regionali per Fratelli d’Italia.
Ansa
