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Anche gli ipovedenti gustano i tuber tramite l’olfatto (FOTOGALLERY)

Un’inedita analisi sensoriale dedicata ai soci disabili visivi dell’associazione Apri è andata in scena alla Fiera del tartufo

Anche gli ipovedenti gustano i tuber tramite l’olfatto

ALBA Apri onlus, associazione pro retinopatici e ipovedenti, è una realtà nata nel 1990 in Piemonte, per poi estendersi anche in altre regioni. Sabato scorso, nell’ambito della Fiera del tartufo, ha offerto a un gruppo di iscritti la possibilità di vivere un’esperienza inedita per molti di loro: l’analisi sensoriale del tartufo, guidati dagli esperti del Centro nazionale studi tartufo. Ad accoglierli, una delle sale del Mudet, il nuovo Museo del tartufo di Alba, che offre anche uno spazio per laboratori e iniziative.

Tredici i disabili visivi che hanno partecipato, arrivati in treno da Torino e accompagnati da un gruppo di volontari. Tra di loro il presidente dell’associazione Marco Bongi: «Sono circa seicento i nostri iscritti e, tra le varie attività, cerchiamo di coinvolgerli in esperienze ad alto livello sensoriale.

L’analisi del tartufo, che si basa principalmente sull’olfatto, ci è subito sembrata molto interessante. Abbiamo già proposto qualcosa di simile con il formaggio, nell’ambito della rassegna braidese Cheese. Cerchiamo di lavorare molto sul concetto di turismo inclusivo, confrontandoci anche con Amministrazioni e varie realtà».

L’analisi sensoriale propone diversi momenti, da una spiegazione sul tartufo e sulle sue caratteristiche, per arrivare a una fase più pratica: annusare diversi tartufi e riconoscere quelli di alta qualità, cercando di captare tutti gli aromi, dall’aglio al muschio, per arrivare ai fiori.

Walter Boffa, braidese, è il delegato di zona: «Mi era già capitato di partecipare all’analisi del tartufo, così ho deciso di organizzarla e di proporla agli amici dell’associazione, per trascorrere una giornata in Fiera e vivere un’esperienza diversa. L’analisi si è rivelata un momento molto interessante e coinvolgente per tutti».

Tra le iniziative dell’associazione, rivolte a Bra, anche la realizzazione di due pannelli tattili multimediali destinati alla città, grazie al contributo della fondazione Crc.

A commentare la mattinata anche Antonio Degiacomi, presidente dell’Associazione nazionale studi tartufo: «L’analisi è un’esperienza interessante, che richiede una componente olfattiva molto spiccata. Il tartufo si può osservare, ma è decisamente più importante conoscerne l’aroma, in tutte le sue sfaccettature. Nell’ottica di abbattere le barriere che purtroppo esistono ancora nella nostra società, siamo davvero felici di aver proposto quest’esperienza».

Francesca Pinaffo

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