
ELEZIONI Il primo dibattito pubblico tra i tre candidati sindaco di Alba è andato in scena ieri sera, 14 maggio, a Fontanafredda. Tra un Carlo Bo che, dopo aver mantenuto un basso profilo fino ad oggi, ha tirato fuori gli artigli, e un Alberto Gatto che si è dimostrato il più moderato, Carlotta Boffa non ha risparmiato stoccate, soprattutto verso l’ex alleato Bo. In tutto questo, non è mancato un tifo da stadio, da parte dei sostenitori delle due fazioni, molti dei quali consiglieri candidati nell’una o nell’altra coalizione.

Da Egea alle dimissioni di Boffa
Tre minuti di tempo per rispondere ad ogni domanda e un ordine diverso a ogni giro. Tra temi più generici e altri molto specifici, alcuni hanno animato di più la situazione. In testa, senza dubbio Egea. Gatto ha tirato in ballo la questione del mancato monitoraggio da parte del consiglio di sorveglianza dell’ente, con in testa l’ex sindaco Giuseppe Rossetto, e in generale una sorta di assenza da parte dell’amministrazione in carica. Boffa ha ripreso un po’ gli stessi temi, ammettendo di non conoscere a fondo la materia. Bo, pur partendo svantaggiato, si è difeso dicendo che, in quanto sindaco e rappresentante del principale socio pubblico, è stato tagliato fuori non per sua colpa, ma perché così direbbe la legge. E soprattutto ricordando che, come presidente del consiglio di sorveglianza, ci sono susseguiti anche rappresentati del centrosinistra, come Olindo Cervella.

Nervi tesi, mascherati da sorrisi un po’ tirati, tra Bo e Boffa sulle dimissioni della seconda, per cinque anni vicesindaca. «Non entro nel merito della scelta politica, ma forse al suo posto mi sarei dimesso prima», ha detto Bo. Dal canto suo, Boffa ha detto di aver rassegnato le dimissioni nel momento che ha ritenuto più opportuno.
Per Boffa, «l’Ente fiera dovrebbe puntare su nuove proposte»
Boffa non ha risparmiato qualche affondo su temi inerenti a cultura e turismo: «A differenza di quanto è accaduto a me, penso che i due assessorati debbano essere uniti. Per quanto riguarda l’offerta albese, ritengo che andrebbe un po’ valorizzata: per quanto l’Ente fiera sia una macchina che opera molto bene, dovrebbe un po’ rinnovare le sue proposte». Gatto ha ricordato l’importanza di coinvolgere gli albesi e non dimenticare la storia della città.

L’unico a parlare di antifascismo è stato proprio Gatto, nel descrivere il suo credo politico. Bo è tornato ad essere moderato, perché «la politica amministrativa trascende la destra e la sinistra». Boffa ha rivendicato il suo essere di centro.
Qui il video del dibattito
Francesca Pinaffo
