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Dal Gallizio al cinema: Carlotta ed Elisabetta ai David

Le due ex studentesse dell'artistico di Alba hanno fatto parte del team di creativi che ha lavorato a The meatseller, miglior corto ai David. Domani saranno ospiti del nostro podcast Fuori dai fogli.

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IL CORTOMETRAGGIO Un viaggio di sogni, di carne, di sangue, alla ricerca della propria identità. The Meatseller è stato premiato premiato ai David di Donatello come miglior cortometraggio. La cerimonia è andata in onda venerdì 3 maggio, in diretta su Rai Uno. E c’è stata anche una presenza dal territorio.

La regista è Margherita Giusti, free lance con base a Roma. La produzione è di Luca Guadagnino, uno dei registi italiani più acclamati. Della durata di diciassette minuti, presentato all’ottantesima edizione del Festival di Venezia, The Meatseller è un documentario animato, in cui il racconto è bilanciato con un’estetica di colori e immagini evocative.

La storia narrata è quella di Selinna Ajamikoko, giovane nigeriana che sogna di diventare una macellaia, come sua madre. Per farlo, si imbarca per l’Italia e inizia un viaggio pieno di difficoltà, per il quale ci sarà una lieta conclusione.

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Una parte del gruppo ai David. Sulla destra, Elisabetta Bosco.

Nel documentario, la protagonista presta la voce e appare come disegno. Per la realizzazione, è stato coinvolto un gruppo di creative. Tra di loro, la guarenese Carlotta Vacchetti ed Elisabetta Bosco di San Damiano d’Asti. Classe 1997, dopo la maturità all’artistico Pinot Gallizio di Alba hanno frequentato la sezione animazione al Centro sperimentale di cinematografia di Torino.

Racconta Carlotta: «Margherita era nostra compagna di corso. Da qualche anno, aveva iniziato a intervistare Selinna Ajamikoko: dopo nove mesi di lavoro, da settembre 2022 a giugno 2023, è stato realizzato il film. Io mi sono occupata del layout e dell’animazione. In pratica, nel momento in cui i personaggi e la storia sono già stati decisi, è mio compito farli muovere e recitare». E prosegue: «È un lavoro che eseguo con il computer. Al termine della prima fase, si avrà una sorta di bozza animata. Dal punto di vista fisico, il personaggio assomiglia alla protagonista e appare pure la madre. Per ritrarle simili, chi ha disegnato si è fatto inviare foto e video».

Alcuni frame del corto:

A proposito del David: «Non ce lo aspettavamo. L’aver premiato un film di animazione rende il riconoscimento ancora più importante. Troppo spesso purtroppo l’animazione è poco considerata. Si tratta di una tecnica adatta per film di vario tipo, anche se spesso viene associata solo ai lavori per bambini».

E, a proposito dell’infanzia, a maggio uscirà Linda e il pollo, «lungometraggio animato per il quale ho collaborato nel 2022 a Parigi per nove mesi. È diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach».

Le due creative saranno protagonista della nuova puntata del podcast di Gazzetta d’Alba Fuori dai fogli, online da domani alle 18, sabato 18 maggio. 

Aggiunge Elisabetta: «A The Meatseller ho collaborato dall’inizio, occupandomi della direzione artistica, dello studio della parte visiva, dei colori e delle scenografie. Queste ultime sono tutte realizzate a mano su carta, con acrilici. Oltre alle parti statiche, ne abbiamo colorato sulla carta alcune animate, in particolare tutti gli elementi più materici. L’effetto risalta molto di più rispetto alle restanti parti elaborate al computer. La protagonista è interamente digitale». Anche per Elisabetta il David è stato una sorpresa: «Non c’eravamo nemmeno accorte di essere entrate nella cinquina».

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Da sinistra, Elisabetta Bosco e Carlotta Vacchetti.

E, a proposito del produttore Guadagnino, conclude: «Ci ha lasciate molto libere, senza mai mettere paletti alle nostre sperimentazioni».

 Davide Barile

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