
ALBA Ezio Fulcheri e la moglie Marina Gualco, con altri tre soci fondatori, nel giugno 2009 hanno dato vita all’associazione L’abbraccio. Si tratta di una casa di accoglienza a Quezzi (Genova) per neonati in attesa di affidabilità o di adozione.
Non vuole essere una concorrente alla sanità statale, anzi, se c’è una cosa di cui il sodalizio non si occupa è di sanità. I neonati, tutti in ottima salute, vengono ospitati in questa calorosa casa per ricevere tutto quell’affetto e quella vicinanza che non riceverebbero in una sala d’ospedale o in un collegio.
Quest’iniziativa propone un’alternativa alla soppressione, promuovendo la cultura della vita in ogni sua manifestazione, iniziando col prendersi cura dei neonati.
Tutto questo è possibile grazie al meraviglioso lavoro dei fondatori e del preziosissimo aiuto offerto dalle Piccole suore missionarie della carità di Don Orione e da educatori e psicologi volontari che assistono i neonati nei loro primi mesi di vita, solitamente fino ai 6 mesi. Dal 2009 al 2021 L’abbraccio ha accolto ben 121 neonati provenienti da Genova e non solo.
Oggi, dopo 15 anni dall’inizio dell’avventura, a fronte di un urgente numero di domande, l’associazione decide di aprire un nuovo polo, riuscendo così ad accogliere fino a 16 neonati in cerca di amore e affetto.
La costruzione, presentata sabato scorso nella sala diocesana di via Mandelli, è già a buon punto e a breve sarà pronta. Inoltre, se in questi anni sono stati ospitati neonati dai 0 ai 6 mesi, ora ci sono nuove esigenze. Spesso le procedure di affidabilità o di adozione richiedono più tempo e i neonati si trovano in una situazione di limbo anche fino ai quattro o cinque anni.
L’idea dell’associazione è infatti quella di mantenere la struttura già esistente, provvista di culle, giochi e tanto altro, per i neonati con pochi mesi, e adibire la nuova casa per i più grandicelli.
Con l’aumento di bambini e l’apertura del nuovo polo, sarà necessario anche raddoppiare le braccia per far funzionare l’intero meccanismo e non lasciare in disparte alcun bambino.
Per conoscere meglio questa caritatevole iniziativa, volta a fare del bene e ad aiutare gli altri, basta andare sul loro sito www.abbracciodonorione.it, perché come dice Don Orione, «la carità non può contenersi e nelle vie del bene non dice mai basta».
Chiara Bonetto
