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San Giovanni Lontano a Bra si prepara per la patronale

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BRA Ogni anno verso la metà del mese di maggio, l’antica pievania di San Giovanni Lontano con tutto il quartiere limitrofo si prepara alla festa patronale.

Ecco il programma. Un triduo: mercoledì 15 maggio, giovedì 16 maggio e venerdì 17 maggio alle 20.30 il Rosario. Sabato 18 maggio, festa solenne del borgo e dell’antica pievania: alle 16.30 la Messa in cui verranno ricordati tutti i defunti del Borgo.

L’invito alla festa lo fanno gli organizzatori: «Lontano il nostro borgo è solo nel tempo, il borgo più antico vi vuole vicini!».

San Giovanni Lontano a Bra si prepara per la patronale

La storia

Una volta c’era solo l’antica pievania di San Giovanni Lontano, il primo luogo di culto in terra braidese, nato intorno all’anno Mille, grazie ad alcuni abitanti di Pollenzo, per sfuggire alle scorrerie.

È l’antica sede della parrocchia di San Giovanni Battista. La prima chiesa nacque sulla collina di San Giovanni Lontano, fuori dalle mura della città, chiesetta ancor oggi esistente e ben tenuta grazie a pochi ma validi collaboratori che nella cura affiancano don Giorgio Garrone, parroco di Sant’Antonino e Sant’Andrea, sul cui territorio la chiesa è situata e dove ogni sabato pomeriggio si riunisce per la celebrazione della Messa alle 16.30 una piccola comunità cristiana, celebrata ogni sabato dal salesiano don Sebastiano Bergerone, decano dei sacerdoti braidesi.

In questa chiesa, pochi braidesi lo sanno, sopra l’altare, si trova un affresco raffigurante la Madonna col Bambino seduta in trono, di forme gotiche, databile anteriormente al 1431, il più antico dipinto conservato in Bra. La chiesa è in un ottimo stato, ben conservata, poiché ormai da tantissimo tempo se ne prendono cura gli abitanti del borgo.

Le vicende insediative che interessarono Bra nel basso medioevo sono note grazie a una serie piuttosto nutrita di studi che hanno coinvolti molti storici locali. Le origini dell’abitato così come oggi lo conosciamo sono da collocare nella seconda metà dell’XI secolo. Lo storico Baldassare Brossa, citato in un articolo da Edoardo Mosca del 1966, afferma che eseguendo una diligente ed acuta disamina della documentazione reperita, si può giungere a puntualizzare una data certa per l’erezione della nuova chiesa, successivamente ampliata, solo poco dopo il Mille e prima del 1014.

Lino Ferrero

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