
MONTALDO ROERO Si è svolta venerdì la consegna del Premio giornalistico del Roero, giunto alla trentaseiesima edizione. Quando una rivista come Forbes, una delle più autorevoli d’America, dedica un servizio ampio all’Arneis vuol dire che la pandemia è stata superata.


Per questo motivo, il primo premio è andato a Tom Hyland, uno dei più esperti ricercatori in Europa del buono e del bello. Gli altri premi sono andati allo speciale di In viaggio di Giuseppe De Biasi; a Fabrizio Salce (Tg2), che ha raccontato le origini del pampavia di Ceresole; a Beppe Gandolfo, che su Italia Uno ha portato la grande rarità del museo della racchetta di Baldissero e ad Emanuele Gobbi (Food & wine) per un’escursione tra vino e natura.

Altri riconoscimenti sono andati al servizio del Tgr Piemonte sul raduno dei cani da tartufo raccontato da Federica Burbatti, all’olio tra le colline con Mario Novarino sulla Roa e a Silvano Bertaina che su Targato Cn e La voce di Alba ha fotografato la pallapugno.
Infine, per un servizio sull’edizione torinese del Corriere della sera, dedicato all’opera del professor Bruno Frea in Africa, è stato premiato Marcello Pasquero.
