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Corneliano d’Alba: in collegamento dal carcere si avvale della facoltà di non rispondere

In aula nel Tribunale di Asti davanti al giudice Elio Sparacino, si è invece presentato il secondo imputato, il collaboratore difeso dall'avvocato torinese Carlo Mussa, accusato di aver preso parte a uno degli episodi di violenza. 

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CORNELIANO D’ALBA Il titolare dell’agenzia di moda da alcuni giorni sotto sequestro, questa mattina (martedì 30 luglio), durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto tramite collegamento telematico dal carcere torinese Le Vallette dov’è rinchiuso da venerdì con l’accusa di violenza sessuale e di gruppo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Anche il suo legale, l’avvocato albese Roberto Ponzio, ha preferito non rilasciare alcun commento: «Preferisco non rilasciare alcuna dichiarazione in quanto ritengo che i processi vadano celebrati nelle opportune sedi». In aula, nel Tribunale di Asti davanti al giudice Elio Sparacino, si è invece presentato il secondo imputato, il collaboratore difeso dall’avvocato torinese Carlo Mussa, accusato di aver preso parte a uno degli episodi di violenza.

e.r.

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